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 2014  luglio 25 Venerdì calendario

RISSA FRA PRIMEDONNE ALLA RAI


Solita storia: appena Milena Gabanelli azzarda un mozzicone di denuncia, s’ode il rombo d’un mortaio e inizia il balletto delle incazzature.
Milena anima di Report, l’inchiestista di punta Rai denuncia gli sprechi Rai sul Corriere della sera (sul quale ha denunciato anche la mala gestio Rizzoli...), compresa la struttura di Rai Quirinale («Da postazione informativa è diventata nel tempo un elefantino, con un direttore e 35 dipendenti. Per trasmettere il messaggio del presidente della Repubblica di fine anno»)? Ed eccoti subito la Mariolina Sattanino, responsabile della struttura che ribatte in un crudo comunicato all’Huffington Post: «La Struttura Rai Quirinale non conta 35 dipendenti ma 6»; e anche «la Struttura Rai Quirinale non lavora due giorni l’anno. Forniamo infatti supporto tecnico organizzativo a telegiornali e reti per tutti i servizi e le dirette riguardanti il Presidente». Milena passa a stilettare RaiNews 24 («nonostante i 1.700 giornalisti è fra gli ultimi siti web che vengono cliccati per informarsi»)?
Ecco che il cdr della pregiata all news di viale Mazzini s’inalbera: «Basta l’attacco gratuito e ingiustificati... basato su informazioni parziali o completamente lontane dalla realta. Abbiamo una redazione di circa 190 professionisti che alimenta tre testate: una televisiva (Rainews24), una web (rainews.it) e una di teletext (Televideo), tutte attive 24 ore su 24, anche grazie alla grande disponibilità e al lavoro di tutto il personale tecnico e non giornalistico, ampiamente sottodimensionato rispetto alle esigenze...». Ecc.. Insomma, volano gli stracci tra la collaborarice esterna e gli interni in quadrata falange. E probabilmente, a guardare caso per caso hanno ragione un po’ tutti (tutti quelli che in Rai si smazzano, gli altri meno). In realtà è palpabilissima la tensione che sta attraversando la tv di Stato all’appena annunciato «piano Gubitosi» di rivoluzione dei tg. E cioè: decapitata la moltitudine di testate; due super-redazioni; meno direttori di Tg e poltrone; Rainews usata (forse, forse) anche come new-cattery per alimentare di continuo il Tg3. Mai più affollamento di telecamere su un unico evento, in pratica. Un accorpamento «in stile Bbc». Ma soprattutto in stile Mediaset che da anni usa un’agenzia interna per rifornire tutti i suoi notiziari. In più: Raiuno istituzionale, Raidue sul costume e Raitre dedita a politica ed economica. Con una visione: una sola rete di servizio pubblico e il resto da lasciare al mercato. Ovvio che qualcuno, poi, s’innervosisce...