Il Sole 24 Ore 24/7/2014, 24 luglio 2014
SE PERFINO I SAUDITI DIVERSIFICANO
Un effetto collaterale delle crisi finanziarie al tempo della globalizzazione è quello di mettere in discussione anche i dati più consolidati dei più disparati sistemi economici. Per esempio, l’Arabia Saudita, ricco regno petrolifero, inizia a riflettere sulle prospettive della propria economia finora basata sui suoi relativamente ben protetti, rispetto ai vicini, giacimenti di risorse energetiche preziose per tutto il mondo. Così il regno è cresciuto negli ultimi anni con tassi del 6,4%, ma l’anno scorso la crescita ha rallentato (+3,8%) e le stime del 2014 si attestano attorno a un +4,2%. La geopolitica non aiuta a considerare il greggio ricchezza stabile. Gli alleati Stati Uniti inoltre attuano una strategia tesa all’autonomia energetica e di disimpegno dall’oriente vicino e medio. Bene diversificare, aprirsi al mondo, far crescere il proprio sistema finanziario: Riad apre agli investimenti diretti esteri la propria Borsa. Le regole arriveranno nel giro di un mese: secondo analisti di Schroder Investment Management in Dubai, 40 miliardi di investimenti esteri sono in sala d’attesa.
Il Sole 24 Ore 24/7/2014