David Carretta, Il Messaggero 24/7/2014, 24 luglio 2014
TANTI STATI COINVOLTI E CAOS IN UCRAINA TUTTI I NODI DELL’INCHIESTA INTERNAZIONALE
BRUXELLES Appena atterrati all’aeroporto di Eindhoven, i primi 40 corpi delle vittime del volo MH17 sono stati trasferiti nella base militare di Hilversum, dove gli esperti medico-legali olandesi hanno iniziato le operazioni di identificazione. L’Olanda, che ha perso 193 cittadini sui 298 morti, avrà il ruolo di leader nell’inchiesta internazionale che, secondo il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, deve essere «realmente indipendente e imparziale». Le autopsie potrebbero già confermare il sospetto dell’abbattimento da parte di un missile. Ma, a causa del numero di paesi e organizzazioni coinvolte e della situazione politica e di sicurezza sul terreno, l’inchiesta rischia di diventare la più complicata della storia dell’aviazione. Un aereo americano, con bandiera della Malesia, schiantatosi sul territorio ucraino controllato da ribelli sostenuti da Mosca, con vittime di 10 nazionalità: secondo alcuni esperti, difficilmente si arriverà alla verità.
DELEGA UCRAINA
L’Ucraina in teoria avrebbe dovuto condurre le indagini, ma ha preferito delegare i suoi poteri all’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale (l’ICAO), che coordinerà le operazioni per ricostruire quanto accaduto. L’ICAO ha inviato una squadra di esperti sul posto, che però non ha potuto ancora accedere al luogo della tragedia per le pessime condizioni di sicurezza. Raccogliere prove non sarà facile, tanto più che i ribelli hanno già manipolato gran parte dei resti del velivolo. L’ICAO si potrà però avvalere degli elementi ottenutI da altre organizzazioni, come la missione dell’Osce, la prima a visitare il sito, anche se in condizioni discutibili. Gli esperti della Malesia ieri hanno invece avuto libero accesso, mentre quelli inviati dall’Olanda non sono ancora arrivati nella regione.
Sotto la supervisione dell’ICAO è iniziata anche l’analisi delle scatole nere, che le autorità della Malesia hanno inviato alla Air Accident Investigation Branch britannica. Le due scatole nere dovrebbero rivelare i dati del volo ma anche le registrazioni delle conversazioni e di altri rumori in cabina di pilotaggio. Queste informazioni potrebbero confermare che il volo MH17 è stato abbattuto da un missile terra-aria, ma difficilmente l’analisi permetterà di individuare il punto da cui è partito.
Le immagini satellitari delle agenzie di intelligence potrebbero fornire la risposta sull’origine del missile. Americani e europei sono convinti che sia partito da territorio ucraino. Washington ha affermato di avere prove che i ribelli erano in possesso di un sistema anti-missilistico e che il velivolo è stato abbattuto «per errore». Mosca ha puntato il dito contro un jet militare ucraino. La Russia ha offerto cooperazione all’ICAO, ma alcuni temono un sabotaggio dell’inchiesta per il rischio di esiti imbarazzanti. Poiché la Boeing è americana, gli Usa hanno inviato una squadra della FBI e l’autorità nazionale dei trasporti. Un procuratore olandese, che indaga per crimini di guerra, è sul posto. Ma in pochi sperano di trovare la «pistola fumante», che permetta di capire chi ha sparato e chi ha fornito il missile ai ribelli.