Avvenire 24/7/2014, 24 luglio 2014
IL VOTO SEGRETO, DA ISTITUTO DI GARANZIA A SINONIMO DI IMBOSCATA
Il voto segreto è nato difendere la libertà del parlamentare da possibili pressioni da parte di gruppi interni ed esterni. Con il tempo, però, e con la crescita delle imboscate parlamentari esso è stato di molto limitato sia alla Camera che al Senato. I rispettivi regolamenti prevedono che le leggi vengano approvate con il voto palese. Che le elezioni che riguardano persone (presidenza della Repubblica, delle Camere, giudici della Corte, ecc, ) si svolgano invece segretamente. In alcuni casi specifici il voto segreto può essere chiesto da un certo numero di parlamentari. Nel Senato i casi sono limitati alla tutela delle minoranze linguistiche e ad altri diritti previsti nella prima parte della Costituzione.