Mattia Costioli, Vice.com 21/7/2014, 21 luglio 2014
IL DJ PIU’ GIOVANE DEL MONDO NON È NIENTE DI PIU’ CHE IL DJ PIU’ GIOVANE DEL MONDO
Se ho fatto bene i conti a 9 anni si frequenta la quarta elementare, non ho ricordi limpidissimi di quell’età, ma credo che nessuno avesse ancora diagnosticato la mia intolleranza al lattosio, quindi le mie occupazioni giornaliere svariavano tra mangiare il gelato e cacarlo malamente, questo non mi lasciava molto tempo libero, infatti non avevo ancora programmato la mia carriera.
Fortunatamente i bambini nati dopo il Duemila sono molto più svegli, potremmo chiamarli bambini prodigio o bambini delle start-up, cresciuti avvolti in una morbida coperta fatta di mentalità vincente e copertura mediatica eccessiva. Esistono bambini prodigio in ogni settore dell’esistenza umana, dalla boxe al tabagismo, e tutti hanno in comune una caratteristica fondamentale: fare qualcosa di normale, ma in anticipo sui tempi, non sta scritto da nessuna parte che un bambino che un bambino che oggi si fuma 40 Camel al giorno tra vent’anni ne fumerà di più, magari rimarrà a quota due pacchetti al giorno, proprio come tanta altra gente che non va in giro a definirsi "prodigio".
Dicevamo, ci sono dei bambini prodigio anche nel mondo della musica, ad esempio c’è questo bambino che suona "Master Of Puppets" e ha solo 6 anni, oppure il sedicenne Tommaso Pandolfi, in arte Furtherset. Purtroppo per Tommaso ormai la sua età dell’oro è finita, e il mondo della musica elettronica è pronto ad accogliere il suo nuovo prodigio: Federico Gardenghi.
Federico è praticamente ciò che sarebbe Fargetta se all’età di 9 anni si fosse fatto dipingere un bel ritratto da Basilio Hallward, lasciando che assorbisse tutte le brutture di cui il Disc Jokey di Lissone ha macchiato la sua anima nel corso di oltre vent’anni di attività. Da qui in poi citerò brandelli della sua biografia, per aiutarvi a inquadrare Federico come artista, tutte le informazioni sono prese dal suo sito ufficiale e da questa intervista che ha rilasciato a Djmag.
Foto via
Federico è nato il 10 dicembre "lo stesso giorno di Bob Sinclair" e di Maurizio Belpietro, nel 2004. "A Federico non piacciono i soprannomi. Vuole il suo nome e cognome così come sono", una scelta coraggiosa insomma. "All’età di quattro anni ascoltava le prime canzoni dance e da lì è arrivata la prima consolle, due Cdj100s e un mixer Djm600, che gli hanno cambiato la vita", se pensate che in questa frase manchino due punti, al posto di quella virgola, allora avete un disturbo ossessivo compulsivo, se invece state pensando a come cazzo si faccia a cambiare la vita di un bambino di quattro anni: BINGO. La prima cuffia invece "l’ha portata Babbo Natale". Ok.
Federico ha una grande passione per la trance, "cosa rara, in Italia" (sic), il suo preferito è Armin Van Buuren, perché "ha una grande carica. È il numero uno al mondo: è pulito. Non è come Skrillex (…). Ma seguo anche Carl Cox, Avicii, Roger Sanchez e Vannelli”. Federico passa la sua vita tra Ibizia e Milano, dove si esibisce davanti a persone che lo riprendono con un telefonino per poi mostrarlo ai colleghi il lunedì mattina.
"Queste cose succedono solo al Sio Café"
Tra dieci anni si immagina "tranquillo, con una vita normale, studio e torno a casa", tralasciando la risposta assolutamente prevedibile, è interessante notare come a Djmag ci sia una persona stipendiata per chiedere a un bambino di 9 anni come si immagina tra dieci. "Vera promessa del mondo del clubbing, Federico Gardenghi non sente alcuna pressioni addosso. Il suo obiettivo è anche approfondire la conoscenza del mondo musicale." Supponendo che il loro sito sia gestito dai genitori, non oso immaginare quale sia il loro piano malefico, anche se l’ipotesi più probabile è che Fargetta abbia comprato la loro anima in cambio del privé di qualche after party a Rimini, Riccione o all’Inferno.
In ogni caso, se mai dovesse andargli male come DJ, Federico ha una carriera assicurata come quello che la sa lunga di musica e noi siamo pronti ad accoglierlo tra le nostre fila, una volta che avrà imparato a padroneggiare l’arte del congiuntivo. Dopotutto la mamma di Federico ha raccontato a Djmag che "a tre anni Federico sentì il groove di R.Kelly e mi disse ‘questo è forte, credimi’”, è divertente per tutta una serie di motivi, che vanno dal fatto che nel 2007 erano passati quasi dieci anni dall’uscita del primo album di R.Kelly al fatto che quell’anno R.Kelly viene assolto dalle accuse di pedofilia che gli erano state mosse dopo che era stato trovato un video in cui pisciava addosso ad una ragazzina di tredici anni.
Non vorrei che le mie parole venissero prese come una critica, c’è gente che si mette a figliare per compiacere gli dèi, non credo sia un problema che qualcuno decida di farlo per arrotondare a fine mese, gli unici soldi che mi restano proprio sul cazzo sono quelli che ha ricevuto il tipo di Djmag per chiedere a Federico come si vede tra 10 anni, ma sono sicuro che qualcuno pagherà per questo, godendosi il tepore del Fuoco Eterno (sì Fargetta, proprio tu).