Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  luglio 23 Mercoledì calendario

RENZI INTANTO PRESENTA 24 CONTRATTI DI SVILUPPO PER 1,4 MILIARDI DI EURO

Investimenti per 1,4 miliardi di euro per progetti che tuteleranno e contribuiranno a creare 25mila posti di lavoro, la quasi totalità nel Mezzogiorno. È il valore dei 24 contratti di sviluppo presentati ieri da Matteo Renzi assieme al ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, e al sottosegretario alla presidenza, Graziano Delrio. Circa la metà, 700 milioni, è di investimento pubblico, ha precisato il presidente del Consiglio che ha sottolineato come il 44% dei contratti firmati si riferisca a controllate da gruppi esteri. «Un elemento molto significativo di apertura», ha rimarcato il premier che, come già nel tour africano dei giorni scorsi, non ha perso l’occasione di pungolare chi prima lamenta la scarsa presenza di investitori estere e poi fare altrettanto quando gli stranieri comprano aziende italiane. Un riferimento all’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, il cui senior counsel per l’Europa, Fausto De Angelis era presente alla firma dei contratti assieme a Arturo Antonio Zanni presidente e amministratore delegato di Sanofi Aventis; a Eugenio Aringhieri amministratore delegato di Dompè; a Vincenzo Rosino amministratore delegato di Euralenergy, Lara Ponti organization and HR development manager di Ponti, Carlo Giello direttore generale di Ferrarelle. Il pacchetto di contratti punta sul meridione. Oltre l’80% dei programmi è concentrato nelle quattro regioni dell’obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Gli investimenti previsti, la cui agevolazione è sotto la regia di Invitalia, sono indirizzati a settori considerati strategici per lo sviluppo, in molti casi rappresentativi del made in Italy, come l’industria, l’agro alimentare, il turismo, la tutela ambientale. «Sul lavoro e sul rilancio dell’occupazione si gioca la credibilità del governo», ha aggiunto Renzi.
Andrea Pira, MilanoFinanza 23/7/2014