ItaliaOggi 23/7/2014, 23 luglio 2014
DIRITTO
& ROVESCIO –
Molti amministratori locali hanno preso l’ente presso il quale sono stati eletti come un incrocio fra un bancomat e una lotteria dove, senza puntare, si vince sempre. E non sono disposti a rinunciare alle vecchie abitudini fatte di gemellaggi con città lontane da visitare, a spese di tutti gli italiani, con seguito di amici e familiari; di festival più o meno culturali con i quali darsi l’aria indebitamente saputa e guadagnarsi pagine di elogi prezzolati sui quotidiani locali; di meeting con enormi tavolate a gratis; di viaggi ingiustificati. Pur di non rinunciare a questi benefit, sono disposti a non riempire le buche nelle strade. Un tempo l’Italia era seria, non perché gli Italiani fossero più seri di quelli di oggi ma perché le spese degli enti locali erano distinte in obbligatorie e facoltative. In caso di difficoltà, il taglio era facile e giusto. Saltavano in blocco le spese facoltative. Come succede nelle famiglie. Capito, Renzi?
ItaliaOggi 23/7/2014