Paolo Mastrolilli, La Stampa 23/7/2014, 23 luglio 2014
SEYMOUR HOFFMAN NON LASCIA SOLDI AI FIGLI
Philip Seymour Hoffman non ha lasciato un dollaro ai suoi tre figli, perché non voleva viziarli. Così, però, ha perso circa 15 milioni di dollari, che invece potevano restare nelle tasche dei bambini e della sua compagna.
Il patrimonio personale dell’attore morto di overdose è calcolato in circa 35 milioni di dollari. Nel testamento, tutto passa a Marianne O’Donnell, la madre dei tre figli, che si chiamano Cooper, Tallulah e Wilda. Il motivo di questa scelta è nobile: Hoffman non voleva che i suoi bambini diventassero «trust fund kids», ossia ragazzini viziati che ereditano abbastanza per non lavorare tutta la vita. Aveva disposto che crescessero a New York, Chicago o San Francisco, per essere esposti agli stimoli culturali di queste città, nella speranza che poi maturassero passioni a cui dedicare la vita lavorativa. Era un’idea encomiabile, condivisa da vari ricchi e famosi tipo Bill Gates e Sting, che hanno scelto di non passare la loro intera eredità ai figli. Hoffman peraltro aveva stabilito che i soldi andassero alla madre dei suoi bambini, nella certezza che comunque lei si sarebbe occupata bene di loro.
Questa speranza sarà sicuramente rispettata da Marianne, che aveva cacciato Philip di casa proprio per non rovinare l’esistenza dei figli con la sua tossicodipendenza. Il problema, però, è fiscale. L’attore non era sposato con la sua compagna, e questo significa che tutti i beni e i soldi trasferiti a lei verranno sottoposti alla più alta aliquota della tassa di successione. In sostanza, 15 dei 35 milioni lasciati da Hoffman finiranno nelle tasche del fisco. Per evitare questa perdita, aveva due strade: sposare Marianne, o creare un «trust fund» intitolato ai figli, come gli aveva proposto il suo commercialista. Philip però non credeva nel matrimonio e non voleva figli viziati, e ha pagato questi principi 15 milioni di dollari.