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 2014  luglio 19 Sabato calendario

Su 200 tracce trovate sul corpo di Yara, nel campo di Chignolo d’Isola, ci sono soprattutto peli di animali o fibre inorganiche

Su 200 tracce trovate sul corpo di Yara, nel campo di Chignolo d’Isola, ci sono soprattutto peli di animali o fibre inorganiche. Ma sono stati trovati anche alcuni peli umani. Era già trapelato che non appartenessero a Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello che sulla bambina ha invece lasciato il proprio Dna in macchioline che si presume siano sangue (perché il test per individuare altri liquidi è risultato negativo). Se non sono suoi, allora a chi appartengono? Sulla base dei dati scientifici raccolti fino ad ora non è dato saperlo. Perché? I peli sono senza bulbo. È stato quindi possibile isolare solo il Dna mitocondriale e non quello nucleare. La differenza è sostanziale. Il primo, infatti, permette di individuare un gruppo familiare, attraverso la linea materna. Il secondo, invece, consente di identificare una persona. I profili genetici di queste tracce sono stati quindi confrontati solo con quelli delle 500 donne sottoposte al prelievo (la caccia alla mamma del killer), ma con esito negativo. Non possono invece essere confrontati con i 21.000 Dna (nucleari) prelevati nei tre anni e mezzo di indagini a una marea di persone, soprattutto gli intestatari dei cellulari che hanno agganciato le celle telefoniche di Brembate Sopra e di Chignolo d’Isola nei giorni a cavallo del delitto. Resteranno di nessuno? Al momento sì, salvo ulteriori esami. Il consulente della famiglia Gambirasio, il genetista forense Giorgio Portera, aveva insistito perché si analizzassero quelle tracce pilifere. Erano state trascurate perché si dava priorità a «Ignoto 1», il Dna altamente indiziario sui leggings e sugli slip di Yara. L’esperto ha potuto partecipare alle analisi affidate dal pm a Carlo Previderè e alla sua collaboratrice Pierangela Grignani, dei laboratori di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, che ieri mattina hanno incontrato il magistrato. Una visita interlocutoria, perché la relazione non è stata ancora ultimata.