VARIE 19/7/2014, 19 luglio 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - ANCORA SULL’AEREO ABBATTUTO IN UCRAINA
Il governo ucraino non ha dubbi: «i ribelli stanno cercando di distruggere, con l’aiuto della Russia, le prove del loro crimine internazionale». Kiev, in una dichiarazione ufficiale, spiega che i separatisti filorussi starebbero tentando di trasportare in Russia i resti dell’aereo malese abbattuto giovedì da un missile mentre era in volo lungo il confine tra Ucraina e Russia, causando la morte di 298 persone, tra cui 80 bambini. Per il momento l’ipotesi più accredita è che i responsabili del disastro siano proprio i miliziani filorussi che controllano la zona est dell’Ucraina e che, sempre secondo Kiev, ora avrebbero rimosso 38 cadaveri dalla scena del disastro e starebbero impedendo l’accesso alla zona agli inquirenti ucraini. La Bbc inoltre riferisce che i ribelli starebbero impedendo agli ispettori Osce di raggiungere la zona in cui si è schiantato l’aereo. I separatisti, fin dall’inizio, hanno negato di avere sparato contro l’aereo.
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Aereo abbattuto, decine di sacchi neri: corsa contro il tempo per raccogliere i corpi
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I filorussi: «mai distrutto prove»
E i filorussi respingono le accuse di voler distruggere prove. Il leader dei separatisti, Aleksander Borodai, durante una conferenza stampa a Donetsk, ha spiegato che l’unica preoccupazione è che i cadaveri si decompongano. «I corpi di innocenti sono distesi a terra, al caldo - ha spiegato - ci riserviamo il diritto, se i ritardi continuano, di cominciare le operazioni per portarli via e chiediamo alla Federazione Russa di aiutarci con questo problema e di mandarci i loro esperti».
Le accuse di Mosca
E la Russia a sua volta accusa il governo ucraino di tenere nascoste le informazioni sul sistema antiaereo dispiegato nella zona del tragedia, controllata dai filorussi. Kiev, ha detto il ministro della Difesa russo Anatoli Antonov, deve spiegare dettagliatamente come utilizza i suoi missili davanti ad una commissione d’inchiesta. «La comunità internazionale - ha spiegato - lo sta aspettando». Antonov ha evitato di puntare il dito direttamente contro il governo ucraino, ma ha chiesto su cosa si sia basata Kiev per accusare i separatisti di quanto accaduto.
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Aereo abbattuto, le foto dei rottami
Merkel e Putin: «Sì a inchiesta internazionale»
E per fare chiarezza sulla strage la cancelliera tedesca, Angela Merkel, e il presidente russo, Vladimir Putin, si sono detti d’accordo sulla creazione di una commissione d’inchiesta indipendente, guidata dall’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile (Icao). I due leader - fa sapere il portavoce della cancelliera tedesca - hanno avuto un colloquio telefonico durante il quale hanno convenuto che la commissione «dovrebbe avere rapidamente accesso al sito del disastro per fare luce sulle circostanze dello schianto e per spostare i corpi delle vittime».
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Malaysia Airlines, le vittime: dal pioniere della lotta all’Aids al tifosissimo del Newcastle
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«Accordo per zona di sicurezza»
Nella mattinata di sabato era arrivato l’annuncio che autorità ucraine e separatisti avevano raggiunto un accordo per la creazione di una zona di sicurezza intorno al sito dove è precipitato il volo della Malyasya Airlines. A dare l’annuncio responsabile dei servizi di sicurezza ucraini, Valentyn Nalyvaychenko, citato dalle tv di Kiev. I colloqui mediati da negoziatori internazionali «si sono conclusi con un accordo per istituire una zona di sicurezza di 20 chilometri, in modo che l’Ucraina possa svolgere il suo compito più importante, identificare i corpi e consegnarli alle famiglie».
Appello del governo malese
E sulla vicenda si fa sentire anche il governo malese. Sarebbe un comportamento «disumano» e un tradimento alla memoria delle tante vittime se ai nostri inquirenti venisse negato l’accesso al sito del disastro dice il ministro dei Trasporti, Liow Tiong Lai, preoccupato dalle notizie secondo le quali i ribelli filorussi starebbero inquinando le prove rimuovendo i cadaveri.
Obama: «Missile partito da zona dei ribelli»
«Il missile è stato lanciato dalla zona occupata dai filorussi - ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama - i separatisti hanno ricevuto aiuti dalla Russia: artiglieria pesante, missili anti-aerei e addestramento, un flusso continuo: è una tragedia globale». I dossier sono già tra le mani dell’intelligence americana. Quei fascicoli con intercettazioni e, molto probabilmente, immagini satellitari che chiarirebbero la dinamica del disastro aereo del volo MH17 della Malaysia Airlines. Per Obama si tratta di una «tragedia globale» e chiede un cessate il fuoco immediato in Ucraina.
REPUBBLICA.IT
KIEV - Dopo la tragedia del Boeing 777 della Malaysia Airlines in Ucraina, Kiev, i ribelli filorussi e Mosca continuano a rinfacciarsi accuse e responsabilità dello schianto. Oggi il governo ucraino ha reiterato le accuse contro i separatisti, che avrebbero "abbattuto l’aereo con l’aiuto di autorità russe" per quello che è "a tutti gli effetti un atto terroristico". Queste, inoltre, secondo Kiev, starebbero aiutando i separatisti a "distruggere le prove" che dimostrebbero il loro coinvolgimento nel disastro. E’ la tesi anche del quotidiano britannico Guardian di oggi, in prima pagina. Trentotto corpi, inoltre, sarebbero stati trasportati dai ribelli verso un obitorio di Donetsk, forse per insabbiare qualche scomodo indizio.
I separatisti rispondono. Ma nel pomeriggio il leader dei separatisti di Donetsk, Aleksander Borodai, in una conferenza stampa ha assicurato che nulla è stato portato via dalle zone in cui sono sparsi i rottami e che nessuna prova è stata inquinata. Borodai ha inoltre fatto notare che "i corpi di innocenti sono distesi a terra, nel caldo". "Ci riserviamo il diritto, se i ritardi continuano...di cominciare le operazioni per portarli via", ha aggiunto, "chiediamo alla Federazione Russa di aiutarci con questo problema e di mandarci i loro esperti".
IL LIVEBLOG
Le scatole nere. A oltre 48 ore dalla strage è ancora contesa per le scatole nere. I registratori di bordo del Boeing 777 dovrebbero essere ancora nelle mani dei separatisti che il 17 luglio, poco dopo lo schianto avevano annunciato di averle ritrovate. Ma se è fin troppo vago dove possano essere, ancora meno chiaro è a chi toccherà decifrarle. Sui registratori di bordo che si gioca la partita delle ultime ore. La Russia ha già detto che non intende appropriarsi delle scatole nere, che invece dovranno essere decifrate dall’Oaci. I miliziani vogliono trasferirle a mosca. Kiev non transige: le prove rimangano sul territorio dell’Ucraina. Ma la malesia è entrata nella discussione a gamba tesa: il ministro dei trasporti Liou Tiong Lai, in partenza per Kiev, ha detto che Kuala Lumpur intende ottenerle e analizzarle. "Un gruppo di esperti è andato in Ucraina, e per lo stesso scopo, anche io vado a Kiev", ha specificato, sottolinendo di non avere ancora informazioni su dove i registratori di bordo si trovino al momento. In risposta, un rappresentante del consiglio di sicurezza nazionale di Ucraina Andrei Lysenko ha detto che "scatole nere" sono ancora nelle mani dei separatisti.
Smentita la "zona di sicurezza". Cadono dunque tutte le flebili speranze di trattativa tra Ucraina e Russia. Stamane Kiev aveva annunciato che membri del gruppo di contatto che comprende Ucraina, Russia e Osce avevano raggiunto un accordo con i separatisti filorussi per "l’attuazione di una zona di sicurezza di 20 chilometri" nel luogo in cui si è schiantato l’aereo della Malaysia Airlines due giorni fa. Ma subito dopo Sergei Kavtaradze, uno dei leader separatisti della Repubblica Popolare di Donetsk, ha smentito: "Non c’è nessuna zona di sicurezza", ha detto Kavtaradze alla Reuters. "Ci sono ancora attività militari da quelle parti". E un testimone alla Reuters ha conferma: "I ribelli ostacolano tuttora l’accesso all’area".
Aereo abbattuto, l’Ucraina accusa: "I filorussi distruggono le prove"
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I filorussi ostacolano gli osservatori internazionali. Del resto, fino a qualche ora prima dell’annuncio di Kiev, gli osservatori internazionali che indagano sulla tragedia hanno raccontato di essere stati accolti con ostilità da uomini armati sul luogo dello schianto. Miliziani filorussi che custodivano la zona, ha spiegato Michael Bociurkiw, portavoce per l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in europa (Osce), aggiungendo che il gruppo è potuto rimanere in zona solo 75 minuti e ha esaminato circa 200 metri della scena prima di essere costretto ad andarsene. Molti paesi coinvolti, dall’Olanda alla Malesia e gli Stati Uniti, hanno chiesto ai ribelli di non ostruire l’accesso all’area. All’appello si è unito anche il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini.
Le accuse incrociate. Ucraina, Russia e separatisti si accusano da giorni per l’abbattimento del Boeing 777 che ha provocato la morte di 298 persone, tra cui circa la metà olandesi e moltissimi bambini. L’Ucraina ha chiuso ieri lo spazio aereo sopra le sue regioni orientali, ma già le maggiori compagnie di bandiera hanno assicurato subito dopo lo schianto che non avrebbero più volato sopra la zona dei combattimenti. La perdita dell’aereo è un secondo tragico colpo per la Malaysia Airlines quest’anno, dopo la misteriosa scomparsa a marzo del volo MH370, che è svanito con 239 persone mentre viaggiava tra Kuala Lumpur e Pechino.
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Obama: "Ora un’inchiesta". Nel pomeriggio telefonata Merkel-Putin. I due leader hanno sottolineato l’importanza di "un’inchiesta attenta e oggettiva" sul disastro e hanno convenuto sulla necessità di fermare al più presto le ostilità nell’Est dell’Ucraina. Merkel ha inoltre esortato Putin a "esercitare la sua influenza sui separatisti". Continuano, intanto, i contatti tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e diversi leader internazionali. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, Obama ha parlato al telefono con la cancelliera tedesca Angela Merkel, con il premier polacco Donald Tusk, con il primo ministro britannico David Cameron e con il capo del governo australiano Tony Abbott, con i quali ha condiviso la necessità di "un’indagine completa, indipendente e credibile condotta immediatamente e senza impedimenti da investigatori internazionali".
Lo scontro Usa-Russia. Già ieri, però, la Casa Bianca aveva parlato chiaro: "L’aereo è stato abbattuto in una zona controllata dai filorussi, sono stati loro". Le parole di Obama hanno irritato Mosca che nel pomeriggio ha annunciato "reazioni" in caso di nuove sanzioni dell’Occidente ai danni della Russia e restrizioni per la concessione del visto ad almeno dodici cittadini americani.
LO SPECIALE SUL BOEING MH17 ABBATTUTO IN UCRAINA
Le vittime. I resti del Boeing si trovano tra Krasi Luch nella regione di Luhansk e Shakhtarsk (Donetsk). Nel frattempo proseguono nell’area le ricerche dei corpi delle vittime. Gli ultimi dati, pubblicati dalla compagnia aerea, riportano che hanno perso la vita sul volo MH17 192
passeggeri olandesi, 44 malesi (inclusi 15 membri dell’equipaggio e due bebè), 27 australiani, 12 indonesiani (con un bebè), 10 britannici, 4 tedeschi, 4 belgi, 3 filippini, un canadese e un neozelandese. Tra le vittime anche alcuni grandi esperti nella lotta contro l’Aids.
REPUBBLICA - MULTIMEDIA
Londra: insufficiente il sostegno di Mosca su aereo
Il ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, ha denunciato oggi il "sostegno insufficiente da parte della Russia" nell’inchiesta sull’aereo, sottolineando che "gli occhi del mondo sono puntati sulla Russia" perché rispetti i suoi doveri verso le vittime.
da Katia Riccardi 16.56
Premier Kiev, responsabili ben addestrati
Chi ha lanciato il missile contro il boeing malese "era ben addestrato". Lo detto il primo ministro ucraino Arseni Iatseniuk in un’intervista alla Cnn. "Non si tratta di un terrorista russo ubriaco che ha premuto un pulsante, ma di qualcuno ben addestrato, che sa come funziona questa macchina, qualcuno con esperienza", ha spiegato Iatseniuk, aggiungendo: "Noi insieme alla comunità internazionale scopriremo tutti i responsabili di questo crimine internazionale e coloro che li hanno sostenuti".
da Katia Riccardi 16.55
Anche due cani e quattro piccioni tra le vittime
Ci sono anche due cani e quattro piccioni tra le vittime dell’abbattimento del Boeing 777. E’ quanto emerge dai documenti di carico della stiva del velivolo che, oltre agli animali vivi, comprendono anche carte diplomatiche e fiori.
da Katia Riccardi 16.54
Mosca, è Kiev che deve dare delle risposte
La Russia pone 10 domande all’Ucraina per determinare chi ha abbattuto l’aereo malese giovedì scorso, sostanzialmente rovesciando le accuse su Kiev. L’Itar-Tass riferisce che il viceministro della Difesa Anatoly Antonov, ha chiesto in particolare al governo ucraino di fornire dettagli sull’uso di missili terra-aria ’Buk’ da parte del suo esercito in Ucraina orientale e di spiegare perché si trovino in quella zona, dal momento che gli insorti non hanno aviazione. Antonov ha chiesto poi all’Ucraina di consentire l’accesso degli esperti internazionali al suo arsenale di missili terra-aria e aria-aria.
Il governo ucraino e il "Guardian": "I separatisti stanno distruggendo le prove del loro coinvolgimento nella strage". I ribelli: "Tutto falso".
I filorussi controllano tuttora l’area del disastro e ostacolano l’accesso anche ad osservatori indipendenti.
Secondo Kiev, Ucraina, Russia e Osce avrebbero raggiunto un’intesa con i separatisti per l’attuazione di una "security zone" di 20 chilometri nell’area dove si è schiantato il Boeing. Ma i ribelli filorussi smentiscono anche questo.
Nuovo scontro Usa-Russia. Mosca reagisce alle sanzioni negando il visto a 12 cittadini americani.
Obama: "Subito un’inchiesta indipendente".
Merkel a Putin: "Fermare subito le milizie ribelli nell’Est Ucraina".
Identificate le nazionalità di tutte le vittime