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 2014  luglio 19 Sabato calendario

CORSIVI

Il tentativo di attribuire a un “campo” (una Nazione, un governo, un esercito) il lancio di un missile contro un aereo civile, pieno di innocenti, diventa sempre meno facile con il passare degli anni. Basta un manipolo di soldatacci più sbandati o più ubriachi degli altri, o addirittura un singolo imbecille che si senta autorizzato da una Causa (ce ne sono migliaia, di Cause, anche di piccolo e medio taglio) per riempire un cimitero. La tecnologia mette a disposizione di troppi un potere distruttivo fino a poco tempo fa saldamente in mano agli Stati e agli eserciti regolari. L’incubo atomico passa ormai per il mercato nero. I quartier generali sono quasi tutti esautorati: Putin, per dire, ha ben poche speranze di tenere a bada i russofili di Ucraina, disposti a morire per la Russia anche se la Russia non si sogna neanche di chiederglielo. Per organizzare una vera e propria Guerra Mondiale ci vorrebbe uno stratega in grado di accorpare in alleanze chiare la mappa illeggibile delle forze in campo. Nel frattempo la guerra, come la gramigna, attecchisce dove può. Approfitta di ogni occasione, sfrutta ogni pertugio. Ed ecco che un aereo pieno di olandesi e di malesi brucia perché i russi di Ucraina e gli ucraini di Ucraina sono nervosi. Non che morire perché Hitler invade la Polonia fosse più gradevole. Era, però, più facile da spiegare agli orfani e alle vedove.