varie, 18 luglio 2014
APPUNTI TUNNEL GAZA PER IL FOGLIO
IL POST 18/7
Nella giornata di venerdì, la undicesima dall’inizio dell’operazione israeliana “Margine di protezione” contro Hamas e la seconda dall’invasione via terra della Striscia di Gaza, sono proseguiti con grande intensità i bombardamenti israeliani su Gaza e i lanci di razzi verso Israele. Il ministro della Salute di Gaza ha detto che i palestinesi uccisi dall’inizio della guerra sono più di 270: ci sono anche oltre 2mila feriti e migliaia di sfollati che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case, soprattutto nel nord della Striscia.
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CORRIERE.IT 18/7
Il bilancio aggiornato delle vittime sulla Striscia di Gaza è salito a 264, di cui 27 dalla serata di giovedì. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Maan, spiegando che anche tre ragazzi di età compresa fra 12 e 16 anni sono stati uccisi dal fuoco dell’artiglieria israeliana nel nord della striscia. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, parlando alla nazione il giorno dopo aver dato via all’invasione via terra ha dichiarato l’intenzione di «ampliare l’operazione». Nella notte tra giovedì e venerdì l’esercito israeliano ha varcato con numerosi uomini il confine della Striscia. Ci sono stati combattimenti con i miliziani palestinesi. Fonti mediche di Gaza riferiscono di 23 palestinesi uccisi, tra le vittime anche un bimbo di cinque mesi. Morto anche un soldato di Tel Aviv. Si tratta del primo militare israeliano a perdere la vita dall’inizio dell’offensiva. «Stiamo verificando le circostanze nelle quali il soldato è stato ucciso e le renderemo note quando le conosceremo» spiega un portavoce dell’esercito di Tel Aviv. Dall’inzio dell’operazione Margine protettivo sono 260 i palestinesi rimasti uccisi, secondo quanto riferiscono fonti mediche nella Striscia, 2000 i feriti.
Esercito israeliano avanza
Nella notte sono proseguiti anche i bombardamenti su Gaza da parte dell’esercito israeliano mentre dalla Striscia è continuato il lancio di razzi verso lo Stato ebraico. Un portavoce militare di Tel Aviv fa sapere che nella notte sono stati colpiti oltre 100 «siti del terrore», circa 9 tunnel e oltre 20 lanciatori di razzi. E l’offensiva non si ferma. Nella mattinata di venerdì, rendo noto ancora l’esercito, e forze di terra israeliane stanno avanzando a Gaza «nelle loro rispettive missioni», incluse «l’identificazione e la repressione della minaccia dei tunnel».
«Distruggeremo i tunnel di Hamas»
A ordinare l’invasione giovedì il primo ministro israeliano Netanyahu:«Colpiremo i tunnel che arrivano da Gaza fin dentro Israele» - ha detto. Il portavoce militare israeliano ha spiegato che si tratta di «una nuova fase dell’operazione Margine protettivo». L’obiettivo è quello di distruggere i bunker dove si nascondo i miliziani di Hamas. All’annuncio sono seguiti colpi intensi e in rapida successione di artiglieria. Agli israeliani che abitano nell’area di confine con la Striscia è stato ordinato di restare in casa. A Gaza è stata tagliata l’elettricità. «Operiamo solo contro obiettivi terroristici nella Striscia e ci rammarichiamo per ogni vittima civile non intenzionale»- ha dichiarato Netanyahu.
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REPUBBLICA.IT 18/7
Il presidente Barack Obama ha parlato col premier israeliano Benjamin Netanyahu, sottolineando il sostegno degli Usa al diritto di Israele all’autodifesa. "Nessuna nazione - ha commentato Obama in collegamento dalla press room della Casa Bianca - potrebbe accettare che si sparino razzi entro i suoi confini". Ma Obama ha anche manifestato a Netanyahu le preoccupazioni, americane ma anche degli alleati, per i rischi di un’escalation dopo le ultime operazioni nella Striscia di Gaza, l’offensiva di terra dell’esercito della Stella di Davide. Il presidente americano ha anche spiegato di aver detto a Netanyahu che il segretario di Stato Usa John Kerry è pronto a tornare nella regione e ha espresso la speranza che la "risposta" di Israele a Gaza minimizzi i danni per i civili. Il colloquio è avvenuto a poche ore dalla riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che su richiesta di Giordania e Turchia affronterà alle 21 ore italiane la questione Gaza.
Anche il Consiglio europeo, in una dichiarazione, si è detto "molto preoccupato" per "l’escalation" a Gaza, che rende "più urgente che mai" la ricerca del cessate il fuoco. Il Consiglio Ue deplora "con forza la morte di civili, compresi numerosi bambini" e chiede che quelle morti siano "rapidamente oggetto di inchiesta". Ma il Consiglio europeo condanna anche " i continui lanci di razzi da Gaza verso Israele da parte di Hamas e degli altri gruppi militanti", sottolineando, come Obama, il "diritto di Israele di difendere la sua popolazione".
Da ieri sera migliaia di uomini delle forze armate israeliane sono impegnati in un massiccio attacco a Gaza. Un’escalation dell’operazione "Protective Edge" che ha fatto in poche ore almeno 30 morti, tra i quali un neonato di cinque mesi e tre adolescenti palestinesi uccisi dai colpi dei tank israeliani fra le città di Beit Hanun e Beit Lahiya. E ha fatto registrare la prima vittima tra i militari israeliani, un soldato rimasto ucciso probabilmente in un caso di fuoco amico.
Nel pomeriggio, almeno tre palestinesi hanno perso la vita nei nuovi bombardamenti su Gaza compiuti dall’esercito israeliano. Secondo fonti mediche, due persone sono morte a Khan Yunis, la terza a Nusseirat. E ancora a Khan Yunis è stato scoperto il corpo di un uomo morto durante un raid precedente.
Sempre nel pomeriggio, le sirene sono risuonate a lungo a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. In aria si sono sentite distintamente tre forti esplosioni, probabilmente razzi intercettati dalle batterie antimissile ’Iron Dome’. Un portavoce dell’esercito ha confermato la distruzione di almeno due razzi. A Gaza, soldati israeliani hanno "neutralizzato" in extremis un kamikaze palestinese che puntava verso di loro su una motocicletta. Lo riferisce la televisione israeliana di Stato.
Secondo il portavoce dei servizi di emergenza palestinesi, Ashraf al-Qudra, in 11 giorni nella Striscia sono state uccise 271 persone, in stragrande maggioranza civili. Quasi 2.000 i feriti. Scontri a fuoco tra uomini armati palestinesi e militari israeliani si registrano a sud di Khan Yunis. Mentre cingolati israeliani si troverebbero nell’estremità meridionale della Striscia, nei pressi dell’ex aeroporto di Dahaniye.
Da ieri, oltre 40.000 palestinesi hanno trovato rifugio in 34 scuole dell’Onu. Lo ha reso noto oggi l’agenzia delle Nazioni Unite per gli aiuti ai rifugiati palestinesi (Unrwa), citata dall’agenzia di stampa palestinese Maan. In 24 ore, aggiunge l’agenzia, il numero dei rifugiati è quasi raddoppiato.
Il Papa chiama Abu Mazen e Shimon Peres. Il precipitare della situazione in Medio Oriente sta destando grande preoccupazione nelle cancellerie internazionali. E si muove anche la diplomazia della Santa Sede. Papa Francesco questa mattina ha telefonato personalmente al presidente israeliano Shimon Peres e a quello palestinese Abu Mazen, esprimendo le sue "gravissime preoccupazioni". Come aveva fatto durante il suo recente pellegrinaggio in Terra Santa e in occasione dell’invocazione per la pace insieme ai due leader mediorientali l’8 giugno scorso in Vaticano, il Pontefice "ha assicurato la sua incessante preghiera e quella di tutta la Chiesa per la pace in Terra Santa" e ha condiviso con i suoi interlocutori, che "considera uomini di pace", l’impegno affinché "tutte le parti interessate e quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale si impegnino per far cessare ogni ostilità, adoperandosi in favore di una tregua, della pace e della riconciliazione dei cuori".
Netanyahu: "Non vogliamo rovesciare Hamas". Lo scopo dichiarato del governo di Benjamin Netanyahu è distruggere i tunnel in cui avviene il passaggio e lo stoccaggio delle armi con cui Hamas minaccia la sicurezza di Israele, "non rovesciare il governo" del movimento islamista a Gaza. Le forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver individuato dieci tunnel usati dai gruppi armati palestinesi nella Striscia di Gaza e di aver arrestato 13 persone dall’inizio dell’incursione di terra nell’enclave palestinese.
"Stiamo continuando ora con l’operazione di terra a colpire la rete delle infrastrutture di Hamas in molte zone", ha spiegato il tenente colonnello Peter Lerner, portavoce dell’esercito israeliano. "Stiamo utilizzando fanteria, corpi corazzati, del genio, artiglieria e intelligence insieme al sostegno dell’Aeronautica e della Marina", ha aggiunto. Il senso dell’operazione è stato riassunto dalle forze armate israeliane in un tweet: "Sappiamo che i terroristi sono sotto terra e lì li incontreremo".
Oggi il premier israeliano ha affermato durante una riunione del gabinetto di sicurezza che Israele "è pronto ad un ampliamento significativo dell’offensiva di terra", lasciando intendere che, dopo l’ingresso delle truppe con la stella di Davide nella Striscia, una ulteriore escalation è possibile. "Le forze armate si stanno regolando di conseguenza" ha spiegato Netanyahu, che si è detto rammaricato "per ogni vittima civile non intenzionale".
Infografica: vivere nella striscia di Gaza
L’andamento della prima fase delle operazioni militari lascia ritenere che l’obiettivo potrebbe essere quello di dividere in due la Striscia. Testimoni riferiscono che dalla zona all’estremo nord, dove vivono 100mila persone, non si scorge nessuna via di fuga per la gente che non sa dove andare: l’unica possibilità è restare in casa, lontano dalle finestre e dalla strada. Chi può cerca di spostarsi nei seminterrati. Il presidente dell’Anp Abu Mazen (Mahmoud Abbas) ha commentato la decisione israeliana affermando che l’offensiva terrestre provocherà "ancora più spargimento di sangue" e complicherà gli sforzi per mettere fine al conflitto nella zona.
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IL POST 17/7
Intorno alle 22 ora di Gaza – erano le 21 ora italiana – Israele ha cominciato un’operazione militare di terra nella Striscia di Gaza: una decisione che era in qualche modo attesa, dopo dieci giorni di attacchi aerei e due tregue temporanee entrambe violate da Hamas. Venerdì mattina il ministro della Sanità palestinese ha detto che i palestinesi uccisi nella notte durante l’invasione sono 20 e che quelli morti dall’inizio del conflitto – undici giorni fa – sono in tutto 267, e i feriti 1.980. L’esercito israeliano ha detto di aver “neutralizzato 14 terroristi, distrutto 20 lanciarazzi, bombardato 9 tunnel e colpito un totale di 103 obiettivi terroristici». Durante l’operazione è morto anche un soldato israeliano e due sono stati lievemente feriti. In tutto, gli israeliani uccisi sono due: oltre al soldato, un civile colpito da un razzo lanciato da Gaza mercoledì.
In sintesi, queste sono le quattro cose da sapere sull’operazione militare via terra:
• L’obiettivo principale dell’esercito israeliano è colpire i tunnel sotterranei grazie ai quali Hamas viola il blocco delle persone e delle merci imposto da Israele, uscendo dalla Striscia per arrivare in Egitto e nel territorio di Israele;
• Israele ha richiamato altri 18mila soldati per un’espansione dell’operazione via terra a Gaza. In totale il numero dei soldati israeliani salirà a 60mila;
• Da questa sera Gaza è obiettivo di intensi bombardamenti. Si registrano estesi blackout e problemi con la connessione del telefono e Internet;
• L’Egitto ha saputo dell’invasione prima che questa iniziasse e ha criticato Hamas per non avere accettato la tregua proposta ieri: è una svolta importante negli equilibri politici dell’area.