Massimo Meroi, La Gazzetta dello Sport 18/7/2014, 18 luglio 2014
LA FAMIGLIA SCUFFET RESPINGE L’ATLETICO
La scelta è di quelle forti: è coraggiosa e controcorrente e per questo destinata a far discutere. Simone Scuffet dice no all’Atletico Madrid e rimane all’Udinese. Il diciottenne portiere friulano ha rifiutato il trasferimento nel club campione di Spagna e finalista di Champions, ha detto no a un contratto che gli avrebbe permesso di guadagnare 4,5 milioni in cinque anni (a Udine nello stesso arco di tempo ne percepirà 3 di meno). La «scelta di vita» stavolta calza a pennello per spiegare la decisione presa.
Come Totò Simone dice no all’Atletico Madrid come fece quattro anni fa Di Natale alla Juventus. Totò decise di legarsi definitivamente al Friuli, Scuffet fa un altro tipo di scelta. È consapevole che, se continuerà nel processo di crescita, un giorno sarà destinato ad altri lidi, ma quel momento non è ancora arrivato. Non a 18 anni, non con il diploma di ragioniere ancora da conseguire (tra un anno lo attendono gli esami di maturità).
Famiglia La decisione è stata presa ieri mattina quando il procuratore del ragazzo, Vagheggi, ha avuto un incontro con il giocatore e i suoi genitori, papà Fabrizio e mamma Donatella che si era già sbilanciata al proposito: «Io vorrei che restasse a Udine per completare gli studi». Un conto, però, è dirlo a scatola chiusa, un altro con davanti la proposta concreta dei campioni di Spagna. «Vagheggi ci ha relazionato sull’offerta ricevuta dall’Atletico - ha spiegato Fabrizio Scuffet, papà di Simone -, ci abbiamo pensato un po’ su e poi abbiamo preso la decisione. Niente Madrid, e per quanto ci riguarda siamo contenti così».
Le cifre All’Udinese non è restato che prendere atto. La proprietà, che non ha mai avuto un contatto diretto con la famiglia del ragazzo, aveva già trovato l’accordo con l’Atletico Madrid. Gino Pozzo aveva preferito rinunciare al 50% dell’eventuale cessione di Simone dal parte del club spagnolo, puntando sull’incasso immediato: 9 milioni più due di bonus, quindi 11 in tutto, quasi quanto l’Udinese prese dall’Inter per la cessione di Handanovic (11 milioni più il cartellino di Faraoni).
L’esordio Ieri mattina Scuffet si è regolarmente allenato assieme ai compagni mentre nel pomeriggio, come tutti i suoi compagni, ha ricevuto qualche ora di libertà da Stramaccioni. Il ragazzo da oggi potrà tornare a concentrare tutte le sue energie sulla preparazione e pensare all’esordio stagionale che molto probabilmente arriverà domani nel test in programma a Villach contro i tedeschi del St. Pauli. La località austriaca, che dista venti chilometri dal confine italiano, è facilmente raggiungibile dai tifosi. Facile immaginare che sarà accolto come un eroe.