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 2014  luglio 18 Venerdì calendario

CEULEMANS, CR7... QUANDO I GENITORI FANNO IL MERCATO

Com’è triste l’adolescenza, quando si litiga con i propri genitori per qualunque cosa. Vuoi uscire di sera? Però torni presto. Vuoi prendere l’auto di papà? Meglio di no, perché se bevi poi finisce male. Vuoi uscire con quella ragazza? Ma se non la conosciamo neppure... In certe fasi della vita la voglia di essere grandi si scontra con l’autorità vincente della famiglia che, nel bene o nel male, conta ancora più di noi. Poi ci sono quegli adolescenti che nella vita vorrebbero giocare a calcio e si scontrano con le stesse dinamiche dei ragazzi normali. La storia del calciomercato è piena di storie alla Scuffet, dove mamma e papà si mettono di traverso e dicono «no» alla volontà del figlio di cambiare casacca. Pensate alla storia del belga Jan Ceulemans, a un passo dal Milan che nel 1980 lo aveva praticamente preso dal Bruges. Poi sua madre si oppose (non le piaceva l’idea che il figlio lasciasse il Belgio) e l’affare saltò: Ceulemans giocò per il resto della sua carriera al Bruges e forse, se tornasse indietro, sarebbe un po’più insistente con lei. Senza dubbio al Milan si sarebbe divertito di più.
In tempi più moderni i genitori hanno spesso esercitato un ruolo di pressione «collaterale» che ha favorito o orientato le scelte dei figli. Basta pensare alla madre di Cristiano Ronaldo che, ai tempi del Manchester United, non perdeva occasione per ripetere «Prima di morire vorrei vedere mio figlio giocare nel Real». I tifosi dei blancos - ben sapendo dell’influenza che Maria Dolores Aveiro esercitava su CR7 - iniziarono un’opera di corteggiamento a base di regali e mazzi di fiori recapitati a casa. Una captatio benevolentiae andata a buon fine: il gioiello portoghese ha fatto della camiseta blanca una seconda pelle.
Insomma, una volta i genitori indirizzavano i ragazzi in modo diverso, più sottile. Cesare Maldini disse al figlio Paolo, allora simpatizzante juventino: «Basta che scegli una squadra tra Milan o Inter». Oggi invece i genitori si espongono in pubblico manifestando la volontà dei figli, come Berta Gomez, mamma di Edinson Cavani. Incaricata, poco prima del passaggio al Psg, di addolcire la pillola ai tifosi napoletani: «Credo che se ne andrà, ma l’amore per Napoli sarà per sempre».