Guido Olimpio, Corriere della Sera 17/7/2014, 17 luglio 2014
UN SISTEMA ANTI-SPIE: LA MACCHINA DA SCRIVERE
L’ex agente della Cia per anni si è rifiutato di possedere o usare un cellulare. E contava poco che fosse in pensione. Per lui non era un grande problema avendo iniziato quel «mestiere» quando ancora buona parte del lavoro si faceva scarpinando, con contatti diretti e pochi gingilli elettronici. Un eccesso di prudenza che oggi, a causa delle intrusioni della Nsa, rischia di diventare regola. Con un ritorno all’antica. Il capo del comitato del Parlamento tedesco che indaga sullo spionaggio Usa, Patrick Sensburg, ha proposto di tornare alle care macchine per scrivere. Niente email, messaggi via telefono o qualsiasi altra cosa digitale: tutto dovrebbe essere scritto con tasti meccanici. E a sentire il politico di questi «dinosauri» sopravvissuti all’estinzione ancora ne circolano negli uffici. L’idea, ovviamente, ha suscitato commenti acidi e battute. Ma c’è chi ha già pensato a quel rimedio. Il servizio di segreteria del Cremlino ha comprato, da oltre un anno, venti macchine per scrivere Triumph Adler per trattare in sicurezza la corrispondenza dei grandi capi: imprimono un carattere unico e tracciabile. Ovviamente è una diretta conseguenza dei racconti di Edward Snowden, il funzionario della Nsa che ha svelato le tecniche della sua ex ditta e ora vive in esilio a Mosca. In preda al panico da intercettazione c’è chi si è arrangiato con metodi usati durante la guerra fredda. Musica ad alto volume all’interno della stanza che ospitava un meeting riservato o il classico incontro nel parco ma in un punto dove è possibile vedere se c’è una «coda» che ti osserva e ascolta. I membri del comitato guidato da Sensburg hanno preso la buona abitudine di chiudere i loro telefonini in un grosso contenitore di metallo lasciato in una sala diversa da quelle delle loro riunioni. Ma è possibile gestire un partito, uno Stato, un governo senza avere un link a qualche apparecchio? La risposta è scontata: no. E allora serve uno scudo adeguato, una serratura a prova di ogni grimaldello che possa uscire dai laboratori della Nsa. A cominciare da linee sicure. Da tempo molti dirigenti tedeschi hanno acquistato telefoni criptati che, in teoria, dovrebbero essere al riparo da assalti. La stessa cancelliera Angela Merkel, il cui cellulare è stato spiato a più riprese dalla Nsa, lo ha cambiato almeno due volte. L’ultimo modello le è stato consegnato poche settimane fa. Se poi tutto questo basterà è difficile dirlo. Magari la Nsa ha già inventato le sue contro-contromisure.