Silvia Fumarola, la Repubblica 17/7/2014, 17 luglio 2014
#STAISERENA
«Le ultime due esperienze in televisione erano state abbastanza traumatiche, adesso l’idea di ripartire, di risentire quest’aria di libertà, di fare laboratorio e sperimentare, mi ha messo addosso una nuova allegria». Dopo l’incursione non esaltante con The show must go off su La7, Serena Dandini torna in Rai. Dal 15 settembre riparte su Radio2 con #STAISERENA .
Visti i precedenti, perché questo titolo?
«È scaramantico, non c’è bisogno che me lo dica nessuno: sono già pronta per il defenestramento».
Il primo ospite sarà l’ex premier Enrico Letta?
«No, non dica così, non lo so. Però mai dire mai. Il mio editore sarà l’attualità, vado in onda tutti i giorni dalle 15 alle 16.30, il venerdì facciamo una specie di Blob che va sul web. Avrò la band e validi complici, ci vogliamo divertire».
Quindi torna a fare satira.
«Ci sarà un po’ di tutto: il Terzo segreto di satira che impazza sul web, Ivan Cotroneo si occuperà delle “cose belle”. Roy Paci curerà la rubrica di cucina, è uno chef pazzesco e chiamerà i suoi amici cuochi stellati, ha un master in peperoncino. Poi c’è Germana Pasquero, attrice bravissima che faceva l’ex ministro Fornero. Ora si trasforma in lady Facebook, darà consigli su come lasciarsi su Internet e togliersi il tatuaggio quando ti separi. Poi parlerò di economia con Andrea Baranes,
l’unico che sa spiegare le cose, poi ci sarà Giorgio Montanini, che è stato protagonista di Nemico pubblico su RaiTre. Non mi faccia dire di più: se dimentico qualcuno mi dispiace, e ci saranno sorprese».
Stavolta niente politica?
«Ecco, non vorrei fare le imitazioni dei politici, poi se ne scapperà qualcuna, va bene. Ma come filosofia di base vorrei vedere l’Italia più dal basso che dall’alto, m’interessa la satira sociale. Però qualche zampata ci sarà».
È rimasta bruciata?
«Al di là delle ragioni politiche evidenti e quasi obsolete per cui sono stata cacciata dalla Rai, è difficile fare cose nuove. Crozza è bravissimo. L’esperienza di Ferite a morte il libro e lo spettacolo mi hanno portato anche all’Onu - mi ha fatto conoscere realtà diverse, ho preso una boccata d’aria nuova. Stare fuori per un po’ fa bene, vedi le cose con la “giusta distanza”. La verità è che in tutto questo tempo mi è dispiaciuto non avere una squadra, non poter lavorare in gruppo. La radio, con cui ho iniziato la mia carriera una vita fa, offre questa possibilità ».
È ancora amareggiata per com’è finita l’esperienza su RaiTre?
«Avendo una certa età ho passato tanti governi, e posso dire di avere avuto un nemico potente (Berlusconi, ndr). Andava in onda Parla con mee il lunedì mattina, puntuali, arrivavano le telefonate. Mi colpiva sempre la timidezza dei direttori. Lost in wcsulle ragazze baresi chiuse nel bagno del Palazzo alla fine veniva trasmessa come un atto di eroismo… Eppure era un’immagine irresistibile dei nostri tempi, raccontava più di chi ci governava quella sit-com che tanti saggi sul potere».
Non ha risposto alla domanda, però.
«Sto rifacendo pace con la Rai ma sì, ero molto amareggiata, ho beccato una bella botta. Sono nata e cresciuta in Rai, è un patrimonio. Ma è inutile guardare al passato, penso al futuro».
Così ricomincia da Radio2: il segreto per non invecchiare?
«Sperimentare, reinventare, armarsi di autoironia. Avrò un “toy boy” radiofonico bello e intelligente, sarò la zia vintage innamorata del vinile che non trova un giradischi per ascoltare i successi dei Rolling Stones. Ho visto gli elementi migliori della mia generazione uccisi dall’ego, mi piace il gruppo perché si affrontano successi e insuccessi insieme».
Per la verità salgono tutti sul carro del vincitore, i flop sono sempre orfani.
«A me non è capitato: ho cominciato con la Tv delle ragazze e so che il gruppo è la tua forza».
Oggi tra le ragazze chi la fa ridere?
«Geppi Cucciari, un genio. È un’amica e spero che mi venga a trovare».