la Repubblica 17/7/2014, 17 luglio 2014
UE, STALLO TOTALE SULLE NOMINE
Rinvio a fine agosto. I leader dell’Unione, riunitisi ieri a Bruxelles fino a tarda notte per decidere i nuovi vertici delle istituzioni europee, non hanno trovato un accordo. Del resto lo aveva pronosticato la cancelliera Merkel, che ha festeggiato il suo 60esimo compleanno con fiori e brindisi. Continua dunque la difficilissima partita di Matteo Renzi, che dopo il vertice ha detto che «l’Italia chiede soltanto rispetto, non una posizione o un’altra. Nessuno ha posto il veto, la Mogherini al momento è l’unica in pista, visto che l’Alto Rappresentante sarà socialista». Attaccando Van Rompuy: «Certo, poteva dirci subito che non saremmo giunti a un accordo. Magari risparmiavamo un volo di Stato...».
Renzi, insieme al Pse, ha puntato sull’Alto rappresentante Ue, candidando Federica Mogherini o, in subordine, Massimo D’Alema. Ma una decina di paesi hanno detto di no. Per Renzi e Mogherini la strada resta comunque in salita. Salgono le quotazioni della bulgara Georgieva. E pesano le parole di Elmar Brock, luogotenente della Merkel a Bruxelles: «Il solo candidato più inesperto della Mogherini è l’ungherese Navracsics». In serata fonti del Ppe rivelano che Van Rompuy esplora l’ipotesi di Enrico Letta come suo successore al Consiglio europeo (caduta intanto l’ipotesi della premier danese Helle Thorning-Schmidt). Ma poco dopo altre fonti popolari smentiscono. Infine il rinvio, al 30 agosto.
L’unica certezza, per ora, sono le nuove sanzioni di Europa e Usa contro la Russia, nell’ambito della crisi ucraina. Una decisione “boomerang” e “inaccettabile” per Putin.