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 2014  luglio 17 Giovedì calendario

STECCHINO

«Quando giocavo contro l’Inter, dentro al tunnel vedevo Ibrahimovic, Vieira, Stankovic, gli altri e dicevo: “Ma questi come li batti?”. Ora stiamo crescendo così, e anch’io sto mettendo muscoli, così Stankovic non mi darà più del Johnny Stecchino» (Andrea Ranocchia).

SPINA «Mai visto uno così bravo a staccare la spina. Tanti si portano in camera le tensioni, le paure, i cattivi pensieri. Lui no. Per lui, una volta giù di sella, la vigilia del tappone del Tour è come la vigilia del Gp di Larciano» (il ct azzurro Davide Cassani a proposito di Vincenzo Nibali).

GIOCATTOLI «Certe volte ci capita di guardare qualcos’altro. Telegiornali. Spesso le immagini sono drammatiche. Non c’è nulla come lo sport: se la vita è un grande magazzino, lo sport è il reparto giocattoli» (Rachele, la moglie di Nibali).

DOLORE «Già solo il fatto di non provare più dolore è fantastico. Quando soffrivo per il ginocchio riuscivo a cavarmela, ma la schiena mi stava facendo impazzire, quasi non riuscivo ad alzarmi dal letto e girare per casa, figuriamoci giocare a golf» (Tiger Woods).

TERRA «L’insegnamento più importante è stato quello di mio padre, agricoltore. Nei campi devi lavorare bene in inverno, con scrupolo e tenacia per preparare bene la terra. Solo così in estate puoi fare un buon raccolto. Il ciclismo è uguale» (Miguel Indurain).

TWEET «Un consiglio: Icardi della sua vita privata faccia quel che crede, perché è giusto così e nessuno deve metterci il becco, ma stia attento all’uso dei social network. A volte un tweet in meno vuol dire un gol in più» (Hernan Crespo).

ROBOT «Non siamo robot, non capisco perché dobbiamo far finta di esserlo, io non lo sono mai stata, è impossibile farlo: io ho cercato sempre nel bene e nel male di essere me stessa, ho i miei punti deboli, ho avuto esperienze negative e ho cercato di risolvere con le persone che mi stavano vicino, con la famiglia e tanti professionisti» (Federica Pellegrini).

FIGLIO «Cresce il desiderio di fare un figlio. Sarebbe il motivo per cui potrei decidere di ritirarmi, a settembre, altrimenti il traguardo successivo diventerebbe naturalmente l’Olimpiade di Rio. Ho comunque la fortuna di avere un compagno, Raffaele, che sostiene fortemente la mia attività sportiva. Vorrebbe che non smettessi mai» (la capitana del Setterosa Tania di Mario).