Marianna Aprile, Oggi 16/7/2014, 16 luglio 2014
I SEGRETI DI RUBY
Milano, luglio
A breve, Silvio Berlusconi saprà se la condanna a sette anni che gli hanno inflitto in primo grado per il processo Ruby sarà confermata. È infatti iniziato il processo d’appello per il secondo troncone (Ruby Bis) dell’inchiesta nata dalla presenza dell’allora minorenne Karima El Mahroug alle cene di Arcore, e quindi a breve anche Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede sapranno se le rispettive condanne (a 7, 5 e 7 anni) saranno confermate. Intanto, altre 45 persone sono state iscritte nel registro degli indagati (il processo si chiama Ruby Ter), quasi tutte con l’accusa di aver testimoniato il falso – perlopiù dietro compenso - nei processi di cui sopra. Tre processi, quattro condannati e decine di indagati. Tutto per lei: Ruby. Che nel frattempo conduce vita tranquilla. È diventata mamma di una splendida bimba, ha vissuto perlopiù all’estero, in Messico, dove ora sta il suo ex compagno Luca Risso.
Lei, quando hanno rotto, è tornata a Genova ma fa la spola con Milano. Dove trascorre quasi tutti i weekend tra cene con gli amici (al Parioli, di cui in parte è proprietaria Valeria Marini, o da Cavallini) e serate danzanti (quasi sempre al Byblos).
VIAGGI E ABITI FIRMATI
Posta sui social network foto di concerti (l’ultimo, quello dei Negramaro al Porto Antico di Genova, ma è stata anche a Roma a quello dei Rolling Stones) e cerca di condurre la vita che si addice a una quasi 22enne. Lo fa, però, alla sua maniera, surfando tra cronaca rosa e cronache giudiziarie. E, di fatto, mischiando realtà e fantasie confezionate ad arte. Alla vigilia del processo d’appello a carico di Berlusconi, consegnava al Giornale (di proprietà di Paolo Berlusconi) una versione quasi dickensiana della sua vita di oggi: «Se Berlusconi mi avesse dato i 5 milioni di euro di cui parlavo nelle intercettazioni, non dovrei chiedere i soldi della spesa ai miei suoceri. Adesso forse ho trovato lavoro in un ristorante a Milano». Ma da Dubai arrivano notizie di presunti investimenti immobiliari milionari, che Karima avrebbe avviato lì. Se non fosse per il tenore di vita che la ragazza sfoggia tra abiti firmati (ha una predilezione per Chanel e le scarpe di Manolo Blahnik) e viaggi. E, ancora, se non fosse per il fatto che al ristorante Parioli a Milano - dove, con Novella 2000, ha sostenuto di lavorare - la definiscono una cliente abituale (prezzo medio per una cena, sui 60 euro). Con le ragazze conosciute ad Arcore e dintorni non ha più contatti, anche se è diventata amica del chirurgo di molte di loro, Giacomo Urtis. Così amica che le ex commensali alle cene di Berlusconi sono lì pronte a elencare i ritocchini che Karima avrebbe fatto. Con l’ex premier ai servizi sociali e in attesa di una nuova sentenza, Lele Mora sotto processo e Fabrizio Corona in carcere, il mondo con cui la diciassettenne Karima entrò in contatto, arrivata a Milano in fuga dalla Sicilia, sembra essersi dissolto. Ma non ogni legame è stato reciso. Non, per esempio, quello con Luca Giuliante, sodale di Lele Mora e primo avvocato di Ruby, che ancora oggi si occupa (da amico) di lei e di questo suo pericoloso surf tra giornali e aule, tra realtà e fantasie.