Marco Pastonesi, La Gazzetta dello Sport 16/7/2014, 16 luglio 2014
LA MOGLIE DI NIBALI: «PER ME ED EMMA È COME BATMAN»
Due Nibali. Due Nibali donne: Rachele e Emma. Rachele, moglie e mamma, e Emma, figlia. Anche loro corrono il Tour de France: tutti i pomeriggi, a casa, sul divano, davanti alla tv. Inseguendo Vincenzo, marito e papà. E mangiandoselo con gli occhi.
Rachele che racconta: «Emma, ogni tanto, sonnecchia. Poi, gli ultimi chilometri, si sveglia. E rimane attenta fino alle interviste. Quando vede il suo papà, lo riconosce, si zittisce, sgrana gli occhi. Strano: lei, di solito, strilla».
Rachele che spiega: «Certe volte ci capita di guardare qualcos’altro. Telegiornali. Spesso le immagini sono drammatiche. Non c’è nulla come lo sport: se la vita è un grande magazzino, lo sport è il reparto giocattoli».
Rachele che aggiorna: «Emma ha quattro mesi e mezzo. E’ nata 50,5 cm, adesso è 63, una spilungona, pesava 3,350, adesso 7. Ed è come suo padre: la sera si addormenta tardi e la mattina non si sveglia mai».
Rachele che confida: «Il gesto di Vincenzo – il pollice in bocca, omaggio a Emma – proprio non me lo aspettavo. Divertente e simpatico. Emma ha cambiato Vincenzo: adesso è più sciolto, più disinvolto, più scherzoso. E’ pazzo di lei. Ne sente mancanza e distanza. Emma ci ha completati: prima scombussolati, poi rafforzati».
Rachele che sussurra: «Emma non rimarrà l’unica. Vincenzo ne vorrebbe tre, io non so».
Rachele che confessa: «Vincenzo è come Peter Pan, la sua forza sta nella leggerezza, e non solo in bici. Dentro di sé, è rimasto qualcosa del bambino che era. L’ultima volta che è tornato da Tenerife, ha portato un elicotterino radiocomandato. E ci gioca. E quando guarda i cartoni animati alla tv con Emma, non si sa chi dei due si diverta di più».
Rachele che recita: «Una poesia, chiamiamola così, composta per Vincenzo, ma come se venisse da Emma. “Caro papà, sei un papà speciale, non hai la tuta magica di Spiderman, ma un bel tutino celeste e tricolore. Non diventi verde come l’incredibile Hulk, ma quando stringi i denti ti trasformi. Non hai la Bat-mobile, ma una Bat-bici. Non voli come Peter Pan, ma ridi spensierato come lui. Sei magro, ma non invisibile. Non hai i poteri speciali di un supereroe, ma quando vinci e ridendo mi dedichi la vittoria, capisco che sono io la tua forza speciale. Ti amo papà”».
Rachele che dice: «Una buona madre – sosteneva Victor Hugo – vale 100 maestri. Sono d’accordo. La madre – aggiungeva Victor Hugo – è sublime perché è tutta istinto. Non sono d’accordo. Metà istinto e metà ragione».
Rachele che precisa: «La differenza fra i corridori e le mamme è che i corridori almeno un giorno di riposo alla settimana ce l’hanno, le mamme no. Le mamme non hanno riposi, non hanno ferie, non hanno malattie».
Rachele che sospira: «Se sono più o meno tranquilla che alla partenza del Tour? Né più né meno. Sarò tranquilla solo il momento in cui Vincenzo metterà piede in casa. La strada è un’avventura. Quello che è successo a Froome e Contador poteva succedere a tutti».