Massimo Galli, ItaliaOggi 15/7/2014, 15 luglio 2014
PER MOSTRARE LA PROPRIA POTENZA IL GIAPPONE PUNTA SUL TRENO GALLEGGIANTE CHE VA A 500 KM/H
Il Giappone scommette sull’alta velocità ferroviaria. E lo fa lanciando il treno cosiddetto galleggiante, che non è appoggiato sui binari ma, grazie alla forza magnetica, corre leggermente sopraelevato a più di 500 chilometri orari. La tecnologia si chiama Maglev, che sta per Magnetic levitation, levitazione magnetica.
Il primo convoglio superveloce di questo genere dovrebbe funzionare sulla linea che collega Tokyo a Osaka, coprendo una distanza di circa 500 chilometri.
I tempi di percorrenza saranno dimezzati e scenderanno a poco più di un’ora. L’investimento ammonta a circa 90 milioni di dollari (66 mln euro), che ne farebbe la linea ferroviaria più costosa al mondo. Anche per questo la società privatizzata che si occupa del progetto, Central Japan Railway, ha dichiarato che non intende gravare sulle spalle dei contribuenti e che finanzierà l’iniziativa con fondi propri. E, visto che non sarà possibile raccogliere la cifra in una volta sola, la linea sarà realizzata in due tempi. La prima parte (Tokyo-Nagoya) sarà completata nel 2027 e la seconda (Nagoya-Osaka) nel 2045. Ma la città di Osaka sta facendo pressione sul governo per velocizzare i tempi stanziando denaro pubblico.
Proprio il premier Shinzo Abe crede fermamente nei nuovi treni ultra veloci e vuole dimostrare che il Giappone è ancora in grado di pensare in grande, nonostante che sia passato attraverso due decenni di declino economico. Alcuni osservatori vedono in questo atteggiamento la volontà di mostrare la leadership puntando sul settore dei trasporti.
I lavori cominceranno l’anno prossimo e il progetto è ambizioso: Abe ha affermato che questa tecnologia diventerà importante per l’export. Il Giappone ha illustrato la novità al presidente americano Barack Obama, prospettandogli la possibilità di collegare New York a Washington in un’ora. L’interesse americano, però, è tutt’altro che scontato.
In molti, però, non condividono l’entusiasmo di Abe. I critici sostengono che sarà come costruire una cattedrale nel deserto: le stime parlano di una popolazione in calo a meno di 100 milioni di abitanti dagli attuali 127 milioni entro il 2050. Perciò i supertreni sono destinati a viaggiare mezzi vuoti. Reijiro Hashiyama, docente all’università di Chiba, solleva dubbi sul fatto che la domanda di collegamenti di questo tipo sia in crescita in un paese nel quale la popolazione è avviata a dimezzarsi entro la fine del secolo.
È di diverso avviso Central Japan Railway, secondo cui il treno Maglev attirerà ogni anno 88 milioni di viaggiatori, 72 milioni dei quali abbandoneranno l’attuale treno ad alta velocità (Shinkansen) che trasporta 143 milioni di persone. A differenza della linea ferroviaria esistente, quella a tecnologia magnetica correrà in gran parte in galleria attraversando le Alpi giapponesi. Su questo versante si fanno sentire gli ecologisti, che accusano il governo di pianificare il più grande disastro ambientale dal dopoguerra.