Giacomo Galeazzi, La Stampa 15/7/2014, 15 luglio 2014
“Fatto grave che complica il cammino ecumenico” Vian: crea problemi con cattolici e ortodossi Giacomo Galeazzi Adesso le cose si complicano notevolmente»
“Fatto grave che complica il cammino ecumenico” Vian: crea problemi con cattolici e ortodossi Giacomo Galeazzi Adesso le cose si complicano notevolmente». Al termine di un travagliato sinodo la Chiesa d’Inghilterra ha autorizzato la nomina di vescovi donne e in Vaticano ad analizzarne conseguenze ed effetti è il professor Giovanni Maria Vian, direttore dell’«Osservatore Romano» e storico del cristianesimo all’università «La Sapienza» di Roma. Professore, questa svolta è la pietra tombale sul dialogo tra cattolici e anglicani? «Chiaramente è una decisione che complica il cammino ecumenico. Il problema non è solo con Roma ma anche con le Chiese ortodosse e per di più la Comunione anglicana è divisa al suo interno». È in atto una spaccatura? «Sì. Per esempio, gli anglicani del sud del mondo, che sono ormai maggioranza, sono in larga parte contrari alle donne vescovo. È una questione seria che rappresenta un ostacolo sulla via dell’ecumenismo, ma certo non la sua fine». Ciò significa che lo scisma d’Occidente non sarà mai sanato? «È una storia che viene da lontano. Sono sviluppi che si erano già manifestati negli anni Quaranta e poi negli anni Settanta quando ci furono in alcune comunità anglicane asiatiche ordinazioni sacerdotali di donne». Come sono i rapporti con Papa Bergoglio? «Anche di recente il primate anglicano Justin Welby ha confermato vicinanza e apprezzamento per papa Francesco assicurando di voler proseguire il cammino di amicizia e di avvicinamento con la Chiesa di Roma. Da Giovanni XXIII gli incontri tra i vescovi di Roma e gli arcivescovi di Canterbury sono frequenti» Come si è arrivati a questa svolta? «È un problema interno alla Comunione anglicana che si dividerà ancor di più al suo interno. Ma con questa decisione il movimento ecumenico si complica anche nei confronti delle antiche Chiese orientali e di quelle ortodosse». Quali possono essere le ripercussioni? «Il sì alle donne vescovo è un passo e una scelta che non facilitano l’avvicinamento dottrinale. La speranza è che il processo vada comunque avanti». In che modo si potrà rimettere in moto il dialogo «azzoppato» tra Roma e la Comunione anglicana? «Per tenerlo in vita, l’ecumenismo spirituale e l’amicizia quotidiana tra cristiani di diverse confessioni dovranno crescere e superare le divisioni teologiche. Adesso, però, andranno chiariti alcuni punti fondamentali. Si è verificato un evento grave che rischia di riflettersi in maniera estremamente negativa sul secolare percorso verso l’unità di tutti i cristiani».