14 luglio 2014
Mariano Bottari, 75 anni. Di Portici (Napoli), pensionato dopo una vita passata a costruire frigoriferi in una fabbrica di elettrodomestici, «uomo tranquillo, mite, riservato, sempre generoso e disponibile con tutti («negli anni Sessanta con la vanga in mano si mise a costruire insieme agli altri la scuola comunale»), padre di sei figli (cinque femmine e un maschio, alcuni dei quali pur di lavorare si sono dovuti trasferire all’estero), da quando la moglie Lucia era costretta su una sedia a rotelle tutte le mattine andava a comprare il latte, il pane, il giornale
Mariano Bottari, 75 anni. Di Portici (Napoli), pensionato dopo una vita passata a costruire frigoriferi in una fabbrica di elettrodomestici, «uomo tranquillo, mite, riservato, sempre generoso e disponibile con tutti («negli anni Sessanta con la vanga in mano si mise a costruire insieme agli altri la scuola comunale»), padre di sei figli (cinque femmine e un maschio, alcuni dei quali pur di lavorare si sono dovuti trasferire all’estero), da quando la moglie Lucia era costretta su una sedia a rotelle tutte le mattine andava a comprare il latte, il pane, il giornale. Lunedì scorso, prima delle 11, tornava a casa con le buste della spesa quando due balordi che inseguivano in moto un benzinaio per prendergli l’incasso spararono vari colpi di pistola di cui uno, rimbalzando dall’asfalto, gli si conficcò nel viso. Mattina di lunedì 28 luglio in via Scalea, periferia di Portici, popolosa cittadina alle porte di Napoli.