Alessio Da Ronch, La Gazzetta dello Sport 12/7/2014, 12 luglio 2014
SAMP, CAOS STIPENDI
Pronti, via ed ecco un bel foglio sul quale mettere una firma. Sopra non c’è una bella notizia, anzi c’è la proposta di riduzione dello stipendio. Un calo del 10 o del 20 per cento, a seconda del salario percepito. Non è un obbligo, naturalmente, ma insomma... L’era Ferrero alla Sampdoria è partita così e il nuovo proprietario l’ha spiegata come fosse una banalità: «E’ l’ottimizzazione dei costi. come insegnava il professor Monti». I dipendenti, non tutti visto che le fasce più deboli sono state risparmiate, possono comunque rifiutare la proposta. E’ andata peggio per i benefit: svaniti all’improvviso. I conti sono conti e Ferrero è partito da lì, lasciando alcuni in preda al terrore. La dieta Samp, però, si è fermata lì. Lo staff dirigenziale ha perso una sola pedina rispetto al progetto Garrone: Braida. A livello tecnico è andata pure meglio: Mihajlovic ha due collaboratori in più: il tecnico Renato Baldi e il preparatore Vincenzo Manzi. Ai giocatori non sono stati richiesti sacrifici e la squadra a disposizione di Mihajlovic ha le stesse potenzialità di quella che si è brillantemente salvata nella scorsa stagione. Oggi la Sampdoria dispone dei titolari che hanno chiuso il campionato.
I gioiellini blucerchiati sono ancora in cassaforte: Mustafi, Regini, Obiang, Krsticic, Soriano e Okaka sudano a Bogliasco. Gabbiadini e De Silvestri sono stati confermati, mentre sul mercato circolano nomi interessanti. Il capitolo più attuale riguarda Walter Samuel: la decisione è attesa a breve, ma gli ultimi segnali sono positivi e il difensore potrebbe alla fine vestire blucerchiato nella prossima stagione.
Bacchettata Ferrero si muove a modo suo, lasciando cocci a ogni passaggio. E’ un po’ sguaiato, a quanto pare ha modi bruschi e pure una conoscenza delle regole imperfetta. Lui aveva ipotizzato ritorsioni nei confronti di Delio Rossi, l’ex tecnico ancora a libro paga: «Non accetta transazioni, allenerà i fuori rosa». Renzo Ulivieri, presidente dell’Aiac lo ha bacchettato, ricordandogli che i giocatori non possono essere messi fuori rosa, che una società non può tesserare contemporaneamente due tecnici e che farlo, oltre a violare le regole, sarebbe pure controproducente, visto che impedirebbe poi a Rossi di poter allenare altrove. E infine che nessuno ha obbligato la Sampdoria a far sottoscrivere un contratto pluriennale all’allenatore.
Ferrero continua a far discutere, ma lo shock creato da quel famoso documento da firmare ha lasciato lentamente spazio a qualche sorriso. Certo, non dei dipendenti della sede. I tifosi mostrano fiducia: a una settimana dalla fine del periodo di prelazione gli abbonati sono già 13.500, a un passo dai 14.300 dello scorso anno. L’esordio a Bogliasco giovedì pomeriggio, è stato quasi un trionfo.Se è un orco o un eroe, insomma, lo dirà il tempo.