Giovanni Caprara, Corriere della Sera 14/7/2014, 14 luglio 2014
QUEI 50 KM IN MENO ESALTANO LA LUMINOSITÀ
Una superluna piena ha elettrizzato sabato notte gli sguardi di milioni di spettatori nei continenti. Anche nella Penisola lo spettacolo si è potuto seguire sia pure spesso interrotto da pesanti nuvole temporalesche. Il nostro satellite naturale al quale si torna a guardare con sempre maggior interesse per il ritorno degli astronauti, si presentava nel buio per il primo degli appuntamenti da superluna previsti per il 2014. Sono occasioni eccezionali anche se non rare perché nascono dalla combinazione di due fatti che rendono la «pallida Selene» un astro straordinariamente luminoso. La luna compie un giro intorno alla Terra alla velocità di circa un chilometro al secondo, in poco più di 27 giorni, su un’orbita non perfettamente circolare, cioè lievemente ellittica. Quindi quando passa nel punto più vicino dista 50 mila chilometri in meno rispetto alla distanza massima di 405 mila chilometri. Se ciò succede nel plenilunio allora abbiamo l’effetto della superluna perché appare un po’ più grande del 14 per cento e soprattutto del 30 per cento più luminosa. Per cogliere appieno la differenza bisognerebbe avere un occhio ben addestrato, comunque è sempre l’opportunità di un’emozione da non perdere. L’unione del plenilunio al perigeo (punto più vicino alla Terra) si verifica in media ogni 13 mesi ma quest’anno, al pari dell’anno scorso, si presenta per ben tre volte. Quindi a chi è sfuggito lo spettacolo sabato notte potrà prepararsi per cogliere il super-bagliore il 10 agosto oppure il 9 settembre. È curioso notare come si associ anche un’«illusione lunare», come l’hanno chiamata; vale a dire un effetto inspiegato da astronomi e psicologi. Se infatti il bianco disco è vicino all’orizzonte con alberi e case che segnano il confine allora si ha una percezione di ancor maggiore grandezza. Insomma, gli astri possono far viaggiare facilmente la nostra mente; compresa la luna che accompagna l’uomo da quando ha alzato gli occhi al cielo per scoprirne i misteri.