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 2014  luglio 13 Domenica calendario

EURO PER EURO, ECCO I CONTRIBUTI DEI PARLAMENTARI A FORZA ITALIA LA «LISTA DEI BUONI»: DEPUTATI, SENATORI ED EUROPARLAMENTARI CHE DAL 2013 STANNO RIMPINGUANDO LE CASSE DEL MOVIMENTO. BERLUSCONI HA VERSATO QUASI 18 MILIONI


IL DOCUMENTO L’originale delle dichiarazioni congiunte relative ai contributi erogati nel 2013 dai parlamentari azzurri al Popolo della libertà, oggi Forza Italia. In totale il partito ha incassato anche grazie ad altri finanziatori oltre 37 milioni
L a lista dei «cattivi», se davvero esiste, sarà probabilmente custodita al sicuro in un cassetto di Arcore. Quella dei «buoni», invece, è depositata alla Camera dei deputati, ufficio Tesoreria. È l’elenco di chi ha versato e quanto nelle casse del partito, Pdl prima e Forza Italia poi. D’altra parte, in che condizioni siano oggi le finanze azzurre lo ha spiegato lo stesso Silvio Berlusconi: «Siamo con l’acqua alla gola». Insomma, ora che la nuova legge sul finanziamento ai partiti non gli consente più di versare personalmente cifre a sei zeri (nel 2013 ha firmato assegni per ben 17.800.000 euro), l’allarme è risuonato forte, tanto che proprio giovedì scorso la tesoriera di Forza Italia Maria Rosaria Rossi ha inaugurato una serie di cene di fundraising.
Ma anche battere cassa ai parlamentari è diventata una priorità, altrimenti l’ex premier non avrebbe insistito tanto sul punto. Perché, certo, c’è chi è in ordine con le quote - quella «fissa» che prevede un contributo di 25.000 euro per la candidatura più quella «mensile» di 800 euro - ma non mancano i ritardatari. In questo senso, l’elenco depositato alla Tesoreria della Camera può essere utile a dare un quadro della situazione, anche se va letto con le dovute accortezze. Primo: la lista è aggiornata alla fine di aprile e copre tutto l’anno 2013 più i primi quattro mesi del 2014 (il primo anno solare della diciassettesima legislatura). Secondo: l’elenco è certamente incompleto, perché chi «eroga» il contributo ha tempo tre mesi prima di darne comunicazione al servizio Tesoreria e dunque ci sono versamenti non ancora tracciati. Terzo: la lista in questione dimostra senza dubbio chi ha pagato e quanto, ma non chi non lo ha fatto.
Come detto, è una sorta di lista dei «buoni» ma non dei «cattivi». Perché chi non è presente potrebbe aver contribuito in altro modo. Pagando magari mensilmente l’affitto di una sede del partito sul territorio o - sempre per fare degli esempi - organizzando alcuni eventi o appuntamenti elettorali o, ancora, prestando la propria opera al partito in altro modo. Senza contare che l’elenco comprende anche una lunga lista di aziende private e, dunque, non è escluso che ci sia chi ha utilizzato questa strada per «coprire» la sua quota. Al contrario, chi ha versato molto potrebbe averlo fatto perché in ritardo sulle quote del 2012. Fatta questa premessa d’obbligo, nella lista qui sotto sono riportati solo deputati, senatori ed europarlamentari. Ricomprendere anche i consiglieri regionali e comunali, gli ex parlamentari, i semplici simpatizzanti o le aziende avrebbe infatti richiesto decisamente troppo spazio.
A farla da padrone - ma il risultato era piuttosto scontato - è Berlusconi. Che nel 2013 versa al Pdl 2.800.000 euro e a Forza Italia altri 15 milioni. La distinzione è dovuta al fatto che il Popolo della libertà cessa di esistere solo il 16 novembre 2013 e proprio in quella data viene «rifondata» Forza Italia. Le dichiarazioni vanno dunque sovrapposte per avere un quadro complessivo. Quello di Berlusconi vede contributi per un totale di 17.800.000 euro.
Tra i deputati, invece, è in testa Michaela Biancofiore che arriva a quota 58.600 euro. Subito dopo la pasionaria azzurra c’è invece l’ex viceministro degli Esteri Bruno Archi con 56.800 euro. Sul podio pure il questore della Camera Gregorio Fontana: 36.200 euro al Pdl più 9.550 già versati a Forza Italia per un totale di 45.750 euro. Il primato tra i senatori - con 44.600 euro - va invece a Giacomo Caliendo, uno dei più attivi tra quelli che in Senato stanno facendo la fronda sulle riforme e che la prossima settimana minacciano di non votare il ddl Boschi. Dopo di lui, i senatori Sante Zuffada (40.400) e Paolo Galimberti (37.200). Solo due, invece, gli eurodeputati che hanno «versato»: Lara Comi (7.000 euro) e Barbara Matera (5.500). Ma va detto che, essendoci le preferenze, la campagna elettorale per farsi eleggere a Bruxelles è decisamente molto più dispendiosa di quella per il Parlamento nazionale.
Una curiosità: nel 2013 sono ancora cospicui i versamenti dei parlamentari che poi seguiranno Angelino Alfano nell’Ncd. Addirittura il 20 marzo di quest’anno, a rottura già consumata, la Tesoreria registra un versamento di Alfano di 8.000 euro (per un totale di 33.000). Ma i maggiori «contributori» da Ncd sono Antonio Azzollini con 57.000 euro e l’ex ministro Nunzia De Girolamo con 38.658 euro.