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 2014  luglio 12 Sabato calendario

CAMERA, AI PARTITI 32 MILIONI NEL 2013 PD E M5S IN AVANZO, FI HA SPESO TUTTO


I BILANCI
ROMA I grillini avranno mille difetti ma non c’è dubbio che gesticono con una certa oculatezza i soldi del finanziamento pubblico. La conferma arriva dalla pubblicazione - per la prima volta nella storia del Parlamento e pure con tanto di certificazione - dei bilanci dei gruppi parlamentari della Camera. Già perché non tutti sanno che i gruppi politici in Parlamento ricevono un cospicuo finanziamento (ragione per la quale spesso se ne costituiscono di nuovi anche se non si sono presentati alle elezioni) che nel 2013 per la Camera è stato di ben 32 milioni.
Ebbene, a dare un’occhiata alle spese del gruppo Movimento5Stelle non si può che notare la sobrietà della gestione di un gruppo numeroso (109 deputati all’inizio): solo 5 mila euro bruciati per la cancelleria e solo 16 mila euro editoria, comunicazione, posta e trasporti. E così i pentastellati hanno potuto mettere da parte oltre 1,7 milioni pari a quasi la metà del 3,8 milioni ricevuti in dotazione. Il grosso dei soldi (1,55 milioni) se ne sono andati per i pochi (ma non pochissimi) dipendenti pari al numero di 32.
OCULATI E DISSIPATORI
Anche il Pd vanta un bilancio in attivo per ben 4 milioni sugli 11,4 ricevuti per il 2013 (cui si sommano 1,6 milioni ereditati dalla legislatura precedente). I Democrats hanno speso poco meno di 9 milioni, dei quali 7,9 sono stati assorbiti dai ben 124 dipendenti di cui 4 giornalisti (per 293 parlamentari eletti). Fra le altre spese spiccano i 15.786 euro per la cancelleria e i 54.085 euro destinati a stampare una pubblicazione «Parole in democrazia» sul linguaggio parlamentare. Il Pd ha speso poi circa 130 mila euro in pubblicità sui principali social network e ha pagato imposte di vario genere per quasi 280 mila euro.
Chi ha dato fondo a quasi tutto il suo gruzzolo è invece Forza Italia che nel 2013 è riuscita a mettere da parte solo 175 mila euro sui 3,7 milioni incassati. Il gruppo - che nella relazione sulla gestione racconta la difficoltà incontrata dai deputati nel creare un archivio digitale condiviso - segnala un’incidenza altissima del costo per il personale dipendente (81,75% delle spese per 2,88 milioni, il doppio dei grillini), mentre alla voce servizi sono andati ben 167mila euro, la maggior parte dei quali finiti in sondaggi. Non solo: quasi 330mila euro sono evaporati in collaborazioni e consulenze.
Resta da riferire dei partiti minori. Sel è riuscita a risparmiare quasi il 10% della sua dotazione registrando un attivo di 151mila euro su un contributo di 1,44 milioni. Scelta Civica, alle prese con ben altri problemi di prospettiva politica, non ha speso ben 580mila euro del suo gruzzolo di 1,82 milioni. Oculata anche la gestione di Lega Nord che registra un attivo di 364mila euro sui suoi 804mila e di Fratelli d’Italia (avanzo di 119 mila euro su 362 mila). Ncd, nata a fine 2013, di fatto non è fuori classifica.
Da segnalare, infine, che nei conti complessivi della Camera diffusi ieri c’è la conferma che nel 2014 Montecitorio costerà agli italiani un po’ meno (l’1,68%) che nel 2013. In due anni la Camera ha tagliato spese per 138 milioni.