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 2014  luglio 12 Sabato calendario

CHE FINE HANNO FATTO LE “AMICHE” DI KARIM


Vivo come allora, sono stata dichiarata estranea da tutto dopo anni e non voglio più saperne niente di Ruby: mi ha rovinato la vita, a me e alla mia famiglia”. “Quella lì? S’è costruita la villa in Messico, è diventata improvvisamente ricca, chissà come mai... ma non mi interessa: sono riuscita a tirarmene fuori e non voglio saperne più niente”. Katia Pasquino e Michelle Conceicao incarnano prologo ed epilogo della notte del 27 maggio 2010 quando l’allora sconosciuta marocchina Karima venne portata in Questura. Ruby venne fermata perché Katia Pasquino aveva sporto denuncia contro di lei: le aveva rubato i soldi dell’affitto, circa tremila euro, ed era scappata. Il pomeriggio del 27 la vede in corso Buenos Aires a Milano e chiama il 113. Michelle, che nel frattempo aveva ospitato la marocchina, viene contattata dalla Questura proprio su indicazione di Ruby. Lei poi avvisa Silvio Berlusconi che la minorenne è stata fermata. Aspetta l’arrivo di Nicole Minetti, insieme richiamano Berlusconi e si accordano. A Michelle poi Minetti affida Ruby una volta liberata a seguito delle pressioni dell’allora premier e a quella menzogna poi spacciata per vera anche dal Parlamento: era la nipote di Mubarak.
Quella notte del 2010 nessuno sapeva dell’esistenza delle notti di Arcore, di quelle feste consumate in una sala da lap dance ricavata nella residenza del premier, delle Olgettine. Quella notte la realtà strappò il primo frammento al Bunga Bunga e mostrò tre donne tra loro totalmente diverse: Pasquino, una giovane calabrese sbarcata a Milano col sogno di calcare le passerelle e invece costretta a sopravvivere come cubista; Conceicao, ex modella brasiliana aggrappata agli equilibrismi della generosità del ricco compagno di turno; Minetti, prosperosa igienista dentale poi starlette televisiva, infine consigliere regionale nonché regina assoluta e indiscussa delle serate ad Arcore.
QUATTRO ANNI di processi hanno spazzato via un mondo fatto di soldi e ricatti, qualcuno si è arricchito, qualcun altro è tornato alla vita di prima, salito e sceso su un treno tornato al punto di partenza. Come Pasquino. Che racconta di essere pure stata truffata da Ruby un anno fa. “Attraverso il mio avvocato mi aveva chiesto di ritirare la denuncia in cambio di un accordo economico, io l’ho ritirata e lei non mi ha mai pagato”, in compenso ha potuto prendere il passaporto e andare in Messico. Katia vive ancora oggi a Milano, tra mille lavori e lavoretti. Michelle è invece stata espulsa dall’Italia ed è tornata nel suo Paese, in Brasile. Nel frattempo si è sposata con un italiano e sta aspettando il passaporto. Non parla volentieri di Ruby, mostra distacco e lapidaria interrompe la conversazione: “Spero solamente che chi deve pagare paghi, hanno macchiato il mio nome e la mia persona, quando saranno finiti i processi si vedrà”. Irraggiungibile, invece, Nicole Minetti. Ha resistito come consigliera regionale fino alla fine del mandato senza dimettersi, poi ha cominciato a girare: Miami, New York, Los Angeles, Ibiza. Quando è in Italia vive tra Milano e Roma. Frequenta Sperlonga e ha trascorso giugno dai genitori a Rimini. Una vita in vacanza. Senza neanche più l’incombenza di dover organizzare le serate ad Arcore e reclutare Olgettine.