varie 11/7/2014, 11 luglio 2014
APPUNTI PER GAZZETTA - LA VENDITA DI INDESIT AGLI AMERICANI
REPUBBLICA.IT
MILANO - Indesit allunga l’elenco, ormai senza fine, delle imprese made in Italy che lasciano il paese. L’annuncio è arrivato questa mattina, prima dell’apertura dei mercati: il controllo della società del bianco di Fabriano passa dalla famiglia Merloni a Whirlpool. Il gruppo americano rileva il 66,8% delle azioni con diritto di voto, corrispondenti al 60,4% del capitale con un investimento di 758 milioni di euro e un premio del 5% sui valori di Borsa degli ultimi sei mesi. Whirpool lancerà poi un’Opa sulle rimanenti azioni Indesit.
Di certo l’acquisizione di Indesit allarga ora lo spettro delle potenziali prede italiane anche all’industria. Prima sono stati i big dell’alimentare dai Baci Perugina nel 1988 a Riso Scotti lo scorso anno e la pasta Garofalo poche settimane fa; poi i grandi della moda: Versace
è stato l’ultimo pochi mesi fa, ma prima era toccato a Krizia, Loro Piana e perfino Poltona Frau passata da Luca Cordero di Montezemolo - che ambiva a un ruolo di ambasciatore del made in Italy all’estero - agli americani di Haworth. Continue dimostrazioni dell’incapacità del paese di fare sistema, di portare avanti una qualunque politica industriale che favorisca la creazione di campioni nazionali o anche solo di distretti capaci di crescere e competere a livello internazionale. L’Italia resta così condannata al nanismo industriale, perfino alla presenza di eccellenze che il mondo invidia.
Per completare l’operazione di oggi, in attesa dei via libera di antitrust e del tribunale di Ancona, Whirlpool ha contemporaneamente sottoscritto accordi di compravendita di azioni con la holding della famiglia Merloni Fineldo per una partecipazione pari al 42,7% del capitale di Indesit, con alcuni membri della famiglia per una partecipazione pari al 13,2% del capitale e con Claudia Merloni per una quota del 4,4%. "L’accordo ha l’obiettivo di dotare Indesit di tutti gli strumenti per costruire un futuro solido e sostenibile - ha affermato Gian Oddone Merli, amministratore delegato di Fineldo - Whirlpool ha dimostrato di essere il partner giusto con benefici molteplici, non ultimo la possibilità di permettere al proprio know-how e ai propri prodotti di raggiungere una scala davvero globale".
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Jeff Fetting, numero uno del gruppo americano: "Ci aspettiamo che questa opportunità posizioni il nostro business europeo su un percorso di crescita e di continua creazione di valore. Whirlpool valuta i progetti di acquisizione basandosi su complementarietà strategica, creazione di valore per gli azionisti, e un elevato livello di fiducia nella propria capacità di portare a termine l’operazione".
Le reazioni. Preoccupati per il passaggio di mano i sindacati, a cominciare dalla Fim Cisl di Fabriano che per voce di Andrea Cocco chiede "al ministero dello Sviluppo economico un incontro urgente" sottolineando che "l’accordo sindacale dello scorso dicembre con Indesit è oggi l’unico elemento di continuità industriale e lavorativa. Senza quell’accordo sul piano da 83 milioni di investimenti negli impianti italiani di Indesit e una serie di ammortizzatori sociali, oggi che l’azienda cambia di proprietà non avremo nulla in mano". Condivide la posizione Gianluca Ficco, responsabile nazionale
elettrodomestici della Uilm Uil: "Il piano industriale deve essere portato avanti, l’accordo firmato nel dicembre 2013 è pienamente valido, indipendentemente dalla proprietà di Indesit Company". Fiom, invece, teme un rischio sovrapposizione delle attività.
3 - INDESIT: WHIRLPOOL ACQUISISCE IL CONTROLLO PER 758 MILIONI
Radiocor - Whirlpool e Fineldo hanno raggiunto un accordo per l’acquisizione da parte di Whirlpool del controllo di maggioranza di Indesit: il gruppo statunitense rileva il 66,8% delle azioni con diritto di voto, corrispondenti al 60,4% del capitale. Lo annuncia una nota di Fineldo. L’acquisizione del controllo, precisa la nota, e’ soggetto alle approvazioni legali e a quelle dell’Antitrust ed e’ atteso in chiusura per la fine dell’anno. Il prezzo dell’operazione e’ di 15,06 dollari per azione, per un totale stimato in 1,038 miliardi di dollari, corrispondenti a 758 milioni di euro.
CORRIERE.IT
Indesit diventa americana. Whirlpool ha raggiunto un accordo con Fineldo - la holding della famiglia Merloni - e altri membri della dinastia industriale per l’acquisto di una quota di maggioranza pari al 60,4% (rappresentanti il 66,8% dei diritti di voto) della storica azienda marchigiana a un prezzo di 758 milioni di euro, pari a 11 euro per azione. L’operazione - si legge in una nota - dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno con l’approvazione del tribunale di Ancona e le autorizzazioni dell’Antitrust. La società americana al perfezionamento dell’operazione lancerà un’Offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle restanti azioni Indesit a 11 euro per azione, salvo aggiustamenti al rialzo. Giovedì Indesit ha chiuso a piazza Affari a 10,53 euro. Il prezzo di acquisto rappresenta un premio del 4,5% rispetto ai corsi di mercato. A metà pomeriggio il titolo in Borsa sale di quasi il 3% e si porta sopra quota 10,8 euro, avvicinandosi al prezzo di vendita. Whirlpool, fa sapere la multinazionale americana che in Italia ha sede a Varese, intende finanziare l’operazione per cassa, insieme a finanziamenti bancari e al ricorso al mercato del debito statunitense e internazionale. C’era attesa sulla cessione dell’azienda di elettrodomestici, alla quale stavano guardando anche la svedese Electrolux e la cinese Sichuan Changong.
«Il partner giusto»
«L’accordo ha l’obiettivo di dotare Indesit di tutti gli strumenti per costruire un futuro solido e sostenibile - ha affermato Gian Oddone Merli, amministratore delegato di Fineldo commentando l’operazione -. Nel corso di un dialogo durato molti mesi, Whirlpool ha dimostrato di essere il partner giusto in grado di esprimere una progettualità che premi il percorso di crescita e di attenzione alla qualità che ha sempre caratterizzato Indesit. I benefici che Indesit trarrà da questo investimento sono molteplici, non ultimo la possibilità di permettere al proprio know-how e ai propri prodotti di raggiungere una scala davvero globale».
Ottimista anche Jeff Fettig, presidente e chief executive officer di Whirlpool Corporation:«Ci aspettiamo che questa opportunità posizioni il nostro business europeo su un percorso di crescita e di continua creazione di valore insieme a una società di riconosciuto standing e affermata quale Indesit». «Riteniamo - ha concluso Fetting - che questa acquisizione ci posizionerà in maniera ideale per una crescita sostenibile in un mercato altamente competitivo e sempre più globale quale quello degli elettrodomestici in Europa».
Le reazioni
I sindacati sono prudenti e chiedono una riunione per avere rassicurazioni sul rispetto del piano industriale concordato tra azienda, sindacati e governo. «Per noi è importante valutare la notizia, oltre che sul piano finanziario e commerciale, soprattutto in termini industriali. Per questo chiediamo che venga convocata una riunione al ministero dello Sviluppo economico per avere maggiori dettagli sull’operazione», ha detto Anna Trovo’, segretario nazionale della Fim Cisl. «Il piano industriale concordato con i sindacati e il governo a dicembre 2013 dovrà essere portato avanti secondo i patti, a prescindere dall’avvenuta scissione del pacchetto azionario», ha commentato Gianluca Ficco, il coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici. «Il settore degli elettrodomestici ha sofferto la crisi - ha spiegato segretario generale della Uilm Rocco Palombella - e abbiamo sottoscritto accordi per proteggere i livelli occupazionali e rilanciare la produzione, come è avvenuto anche nella lunga vertenza Indesit. Ecco perché siamo di fronte ad una vicenda tuttora sotto tutela e vigilata speciale».
http://www.ansa.it/marche/notizie/2014/07/11/indesit-merloni-vende-a-whirpool_f5305a82-2813-4aa8-952f-97610a3ce9f8.html
Whirlpool ha raggiunto un accordo con Fineldo e la famiglia Merloni per la cessione di Indesit Company alla società Usa. Whirlpool acquisterà il 60,4% (il 66,8% dei diritti di voto) della compagnia marchigiana per 758 milioni di euro pari a 11 euro per azione. In Borsa il titolo guadagna il 2,37% a 10,78 euro. "L’obiettivo è dotare Indesit di tutti gli strumenti per costruire un futuro solido e sostenibile’’ ha commentato l’a.d di Fineldo Gian Oddone Merli.
In Borsa +3% dopo accordo con Whirlpool - In Borsa il titolo Indesit guadagna il 3,04% a 10,85 euro dopo l’accordo con Whirpool. Il gruppo americano offre 11 euro per azioni a Fineldo e alla famiglia Merloni per acquisire complessivamente il 66,8% della società.
Spacca, non mi aspettavo accordo così presto - "Non mi aspettavo che ci sarebbe stato un accordo cosi’ presto, pensavo che ci sarebbe stato un maggiore processo di riflessione". Cosi’ il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca commenta l’accordo raggiunto tra Indesit e Whirlpool. "Quando ci siamo incontrati con Marc Bitzer (presidente dell’area Nord America-Europa della Whirlpool, ndr) abbiamo detto che ci saremmo rivisti qualora le cose fossero andate avanti e avremmo fatto una valutazione nel merito".
Operai, in dieci anni Merloni quasi scomparsi - "In dieci anni, la famiglia Merloni, prima con la ’Antonio Merloni’ ed oggi con la Indesit Company è quasi scomparsa da Fabriano. Era inimmaginabile ma è purtroppo accaduto. Speriamo ora che accada anche a noi della Indesit quello che è successo con la cessione delle Cartiere Miliani a Fedrigoni, che hanno avuto da quell’operazione un forte rilancio, anche se con qualche ridimensionamento". Mario, operaio Indesit, commenta in questi termini l’accordo di cessione della storica azienda elettrodomestica agli americani di Whirlpool. Speranze miste a timori anche nelle parole di Sergio, impiegato: "il gruppo con questa operazione si rafforza e fortunatamente dopo diversi anni di stagnazione ci saranno delle idee nuove. Sull’altro piatto della bilancia però c’è la la struttura di Whirpool in Italia, speculare alla nostra. Questo ci preoccupa’’.
NASCE IN PIEMONTE. 1930, ARISTIDE MERLONI INDUSTRIE MERLONI BILANCE, POI BOMBOLE A GAS E SCALDABAGNI. NEL 1960 ARISTON DA ARISTIDE. MORTO NEL 1970, RIORGANIZZATA DA VITTORIO FRANCESCO E ANTONIO. MERLONI ELETTRODOM MERLON I NEL 1987 INDESIT, NATA A TORINO NEL 1953. TRE SOCI ARMANDO CAMPIONI ADELCHI CANDELLARO FILIPPO GATTA PER I PRIMI OTTO ANNI SPIREA, NEL PERIODO DEL BOOM TERZ ADEL SETTORE NEGLI ANNI 60 E 70 8 IMPIANTI E 12 MILA ADDETTI LAVATRICI FRIGO CONGELATORI LAVASTOV CUCINE REGISTRATORI DI CASSA 1980 CRISI, NUOVI SOCI ELETTRON A OLIVETTI, POSTI DI LAVORO 7000 CASSA INTEGRAZ 1987 OFFERTA MERLONI ELETTRODOIMESTICI CONCORRENTI 50 MILIARDI INVESTITI ALTRI 100 PER RILANCIO INDESIT PRIMO MARCHIO TORNA PROTSAGONISTA NEGLI ANNI 90 SECONDO IN EUROPA 16 MILA 14 STABILIMENTI NEL 2009 CRISI PERDE 17% DI RICAVI 2012 TENGONO NEL 2010 ARRIVA ANDREA POI MARCO MILANO TOIMONER NON PIU DEI MERLONI
Con Indesit si allunga la lista dei ceduti allo straniero, da Parmalat a Bulgari, Versace, Krizia, Frau, ai quali vanno aggiunte Alitalia, Ilva e Fiat. Produzioni che rimangono in Italia, forse, ma le decisioni vengono prese altrove
WHIRLPOOL
http://www.confindustriaixi.it/it/whirlpool.html
Con 14.000 dipendenti, una presenza sui mercati di 32 paesi europei e siti produttivi in sette paesi, Whirlpool Europe è una società interamente controllata da Whirlpool Corporation, l’azienda leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di grandi elettrodomestici. Nel 2008, il fatturato di Whirlpool Europe è stato di $ 4 miliardi.
Whirlpool è l’unica multinazionale americana con Centro Operativo Europeo in Italia, a Comerio in provincia di Varese. Qui il top management definisce la strategia europea e prende le più importanti decisioni di business.
Il Centro Operativo Europeo occupa persone provenienti da più di 27 paesi, a tutti i livelli dell’organizzazione e il leadership team europeo conta 20 manager di 7 nazionalità diverse. Una realtà unica in Europa per pluralità e ricchezza di punti di vista, che offre un ambiente di lavoro dinamico e stimolante e attrae manager capaci e di talento.
La multiculturalità offre un vantaggio competitivo molto importante. Riprodurre in azienda la varietà e la complessità della società europea, sempre più globale e multietnica, significa essere pronti a comprendere le esigenze dei consumatori e l’evoluzione del mercato.
Una cultura che abbraccia e valorizza la diversità e favorisce l’innovazione Il confronto fra prospettive diverse stimola la nascita di nuove idee e permette di creare prodotti di qualità eccellente che gratificano il consumatore e migliorano la sua esperienza domestica.
L’innovazione è la linfa vitale dei marchi Whirlpool. È un modo di essere e pensare capace di rompere gli schemi e conquistare nuovi e diversi punti di osservazione sulla realtà. Di essere pronti e veloci, ma anche flessibili e capaci di comprendere realtà e stili di vita diversi e in continua evoluzione.
Whirlpool investe nell’innovazione come punto di forza e distinzione, per essere all’avanguardia e offrire soluzioni uniche che assicurino all’azienda un vantaggio competitivo e motivino i consumatori a preferire i prodotti Whirlpool. La volontà d’innovare guida lo sviluppo Whirlpool a tutti i livelli, dal design alla creazione di nuovi prodotti, dalle strategie di marketing e di vendita ai processi di rifornimento e distribuzione.
In Italia, a Cassinetta di Biandronno (Varese), si trova anche il Global Consumer Design, il centro di progettazione e design Whirlpool in Europa. Qui vengono sviluppati i prodotti realizzati nelle diverse fabbriche europee per essere venduti in tutto il mondo.
Inoltre, a Cassinetta vi sono il centro di sviluppo prodotto per il freddo e la cottura e il laboratorio Cooking Innovation, un centro di ricerca particolarmente avanzato che promuove lo sviluppo di concept innovativi e progetti pilota legati al mondo della cottura.
In Italia vi sono 6 stabilimenti Whirlpool Europe: 3 a Cassinetta di Biandronno, 1 a Siena, 1 a Trento e 1 a Napoli.