Alessandra Rizzo, La Stampa 11/7/2014, 11 luglio 2014
Statali in sciopero la “middle class” si ribella a Cameron Londra, 1 milione in piazza contro i tagli a salari e pensioni Alessandra Rizzo I pompieri sono scesi in piazza indossando magliette con la scritta: «Noi salviamo le vite, non le banche»
Statali in sciopero la “middle class” si ribella a Cameron Londra, 1 milione in piazza contro i tagli a salari e pensioni Alessandra Rizzo I pompieri sono scesi in piazza indossando magliette con la scritta: «Noi salviamo le vite, non le banche». Gli insegnanti hanno portato forbici gonfiabili per protestare contro i tagli all’istruzione. Altri dipendenti pubblici si sono mascherati da zombie, dissanguati dall’austerity del governo. Il clima può essere carnevalesco ma il messaggio che dalle piazze britanniche arriva a David Cameron è chiaro: aumento dei salari e stop ai tagli della spesa pubblica. Centinaia di migliaia di statali hanno incrociato le braccia nella più grande azione sindacale degli ultimi tre anni contro il governo, con cortei e picchetti in tutto il paese. A Londra, in migliaia si sono riversati a Trafalgar Square. «Nell’ultimo anno il salario è aumentato dell’1%. Quest’anno ci hanno offerto la stessa cosa», racconta Chris Black, madre single che lavora in municipio nel Somerset e guadagna 16 mila sterline l’anno (20 mila euro). «Non mi posso permettere un aumento del genere e pagare le bollette». Il governo di coalizione guidato dal conservatore Cameron ha congelato i salari pubblici nel 2010 per due anni, per poi introdurre un tetto dell’1% agli aumenti di stipendio, meno dell’inflazione, causando un abbassamento del reddito reale. Il costo della vita aumenta, i contributi pensione anche, ma gli stipendi non si adeguano, protestano i sindacati. E’ soprattutto la classe media e medio-bassa a sentirsi ancora schiacciata dalla crisi economica nonostante la ripresa sia in atto. Tra aprile e giugno l’economia britannica è cresciuta dello 0.9% congiunturale, il migliore risultato da quattro anni. «Vedo i miei amici che non riescono a mettere la cena in tavola, poi sento che i ricchi sono sempre più ricchi», dice Corinna Edwards-Colledge, dipendente pubblica a Brighton. Se la «working class» è stata rovinata dalla crisi economica, la «middle class» è sopravvissuta ma ha dovuto arrangiarsi: lavora di più e spende meno. Si sente vulnerabile e crede poco alle promesse dei politici, secondo recenti studi. Cresce la distanza tra la ricca e cosmopolita Londra, centro finanziario del paese, e il resto della Gran Bretagna. Ma anche la capitale cambia: aumentano i miliardari che comprano case di lusso con vista sul Tamigi ma un mercato immobiliare alle stelle spinge i professionisti con famiglia a vivere sempre più lontano dal centro. Molte coppie hanno abbandonato il sogno inglese di possedere la casa in cui si abita. Lo sciopero ha mobilitato i lavoratori di ospedali, biblioteche, musei e causato disagi: sei mila scuole chiuse, aule di tribunale vuote e spazzatura non raccolta. Come sempre, è guerra di numeri: secondo i sindacati ha partecipato un milione di persone, secondo il governo la metà. Cameron non intende cambiare politica, forte della ripresa economica che dà speranza ai conservatori per le elezioni del prossimo anno. Anzi, lamentando i disagi ai cittadini, promette di rendere più difficile ai sindacati indire scioperi.