Gianni Clerici, la Repubblica 11/7/2014, 11 luglio 2014
IL TIE BREAK PIÙ GIUSTO DEI RIGORI
Ho sentito dire, e ho addirittura letto, che i rigori che hanno risolto la partita di football Argentina-Olanda in favore della prima sarebbero simili al tie break del tennis. Orrore. Mi permetto quindi di elencare una fondamentale differenza tra questi due sistemi, divenuti di moda in tempi moderni (nel tennis nel 1970, nel calcio nel 1976), soprattutto a causa del Mostro chiamato tv, che ha come primo scopo di rispettare le esigenze dei programmi, e quindi dei bilanci, non certo della Giustizia umana e quindi sportiva. La differenza fondamentale è che nel calcio non è un’intera squadra che supera l’avversario, ma invece cinque che la rappresentano, contro il portiere avversario. Nel tennis le cose vanno meno peggio, perché sono sempre gli stessi giocatori a risolvere in un numero limitato di punti un match che potrebbe andare troppo per le lunghe. Simile sistema fu inventato da un mio amico, Jim Van Alen, un ricchissimo signore co-fondatore tra l’altro della Hall of Fame del Museo di Newport, che ebbe addirittura la bontà di invitarmi nella sua villona, quando gli feci sapere di non esser favorevole al suo brevetto. Non mi pareva infatti giusto snaturare un punteggio già modificato dagli inglesi da quello cinquecentesco italo-francese, (che era stato dimenticato) imponendo una nuova soluzione, nel ‘70, chiamata sudden death (morte immediata), con la vittoria a chi raggiungesse il nono punto. Simile regolamento venne modificato nel ‘75 nello US Open, con un’altra soluzione finale detta “lingering death“ (morte esitante), di un minimo di 12 punti, con la vittoria assegnata con due punti di differenza. La discordanza tra i due diversi sistemi è tuttora esistente nei 4 tornei del Grand Slam, 3 dei quali adottano i 12 punti e solo lo US Open il primo. Nel calcio se ne adotta uno solo, secondo me ancora più incompleto, che non premia sempre la squadra migliore, ma soprattutto il miglior portiere. Dimenticando che uno sport viene anche deciso per superiorità atletica, componente mi pare, davvero non trascurabile. Come si spostasse una tappa del Tour dalla
strada in pista.