Anna Messia, MilanoFinanza 11/7/2014, 11 luglio 2014
DA DRAGHI 200 MLD ALLE BANCHE
Con le nuove misure della Bce le banche italiane beneficeranno di una liquidità che potrebbe superare 200 miliardi. Il vincolo resta ovviamente quello di trasformare queste risorse in prestiti a imprese e famiglie, mutui esclusi, ma gli effetti dell’ultimo intervento della Banca centrale europea guidata da Mario Draghi potranno essere rilevanti per gli istituti italiani, e non solo per loro. «Mantenute nel tempo, le variazioni dei tassi d’interesse e del cambio che hanno fatto seguito agli annunci di quelle misure determinerebbero un aumento del pil stimabile in circa mezzo punto percentuale da qui a fine 2016», ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenuto ieri all’assemblea dell’Abi, e anche i prezzi al consumo registrerebbero un rialzo di entità analoga. Ma c’è di più, perché se gli intermediari sfrutteranno appieno il finanziamento consentito dalle nuove operazioni, adeguando le condizioni praticate alla clientela al minor costo della loro provvista, si potranno avere effetti positivi aggiuntivi sul pil, fino a un altro mezzo punto percentuale da qui a fine 2016, secondo le stime di Bankitalia. L’effetto complessivo in due anni e mezzo sarebbe quindi di un punto percentuale di pil.
Per le banche la priorità in ogni caso resta quella della riduzione dei prestiti deteriorati che a marzo scorso, al netto delle svalutazioni, hanno raggiunto il 10% dei prestiti complessivi, rispetto al 9% dell’anno prima, mentre le sole sofferenze ammontano al 4%. Il trend mostra un miglioramento con i flussi di ingresso in sofferenza che si stanno riducendo al 2,6% dal massimo del 3% registrato alla metà del 2013. Mentre le banche, dal canto loro, stanno lavorando intensamente per liberarsi delle partite deteriorate. Le cessioni effettuate nei primi mesi del 2014 e quelle per le quali le trattative sono in stato avanzato consentiranno di farli diminuire di circa 5 miliardi. Ma per gli istituti di dimensione più piccola, potrebbero essere utili anche interventi pubblici, ha ricordato Visco.
Anna Messia, MilanoFinanza 11/7/2014