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 2014  luglio 11 Venerdì calendario

GLI IMBROGLIONI DELL’INVALSI, IL RECORD È AL SUD


I RISULTATI
ROMA Le regioni campioni di “cheating” nelle prove Invalsi, quelle cioè che hanno barato di più, sono Campania, Calabria e Sicilia. Per le prove di matematica anche il Molise mentre la Puglia, che nei primi test dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione non si era distinta per correttezza, risale la china. È quanto emerso dalla presentazione del rapporto nazionale Invalsi 2014 al Miur.
IL CONFRONTO
«Il “cheating” è una misura di quanto le prove vengono svolte scorrettamente all’interno della scuola, in particolare dell’esame di terza media», attraverso un processo di identificazione di tipo statistico complesso, riconosciuto a livello internazionale, «che ci permette, dal confronto dei dati di tutto il Paese, di individuare comportamenti anomali nello svolgimento dei test, soprattutto quando questi si verificano nell’intera classe», spiega Roberto Ricci, dirigente di ricerca Invalsi, che ha presentato i risultati delle prove. Le irregolarità individuate, imputabili per lo più agli insegnanti, vanno ridotte drasticamente, conclude Ricci, «per dare agli studenti un esempio educativo positivo e non negativo».
I dati confermano, in generale, marcate differenze territoriali che tendono ad acuirsi al crescere dei livelli scolastici. I risultati finali delle rilevazioni saranno restituiti a tutte le singole scuole a settembre affinché possano riflettere sulla propria programmazione didattica. Questo «permetterà l’implementazione del processo di autovalutazione delle scuole».
LA SPERIMENTAZIONE
Novità in vista: l’Invalsi sta lavorando sull’inserimento tra le prove dell’inglese e procedendo nel processo di sperimentazione e studio per l’introduzione di una prova universale per l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
In cima alla classifica Friuli, Veneto e Trentino. Sono queste le regioni che in generale fanno registrare le migliori performance. Accanto a queste vanno menzionate le Marche per la capacità mostrata nel riuscire a infilare ogni anno risultati migliori del precedente. Nessuno scatto da parte del Sud e delle isole che continuano ad arrancare con fatica (sempre Campania, Sicilia e Calabria). In Sardegna alle superiori, in matematica, il 75% degli studenti non raggiunge il punteggio medio nazionale.
Alcune differenze di genere tendono a confermarsi: persiste un divario positivo dei maschi rispetto alle femmine per quanto riguarda la matematica. Il Nord in genere ottiene risultati significativamente superiori alla media nazionale, il Centro risultati intorno alla media, il Sud e le isole al di sotto.
LE SUPERIORI
E le differenze territoriali si confermano alle superiori. Il divario maggiore tra il Nord e il resto d’Italia si evidenzia soprattutto nell’istruzione tecnica: gli istituti in particolare del Nord-Est ottengono risultati in italiano e matematica in linea o superiori a quelli dei licei delle altre parti del paese.