Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  luglio 11 Venerdì calendario

Non si ferma la guerra tra Israele e Palestina • La Germania caccia il capo della Cia • In commissione c’è l’accordo sulla riforma del Senato • Le carnevalate dei deputati • I rimpianti di Apicella • Indagini europee sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook • Un parco a tema dedicato al cinema Guerra Numeri di ieri dalla guerra tra Israele e Palestina: Hamas e la Jihad islamica hanno indirizzato i loro missili verso Gerusalemme, Tel Aviv, tutte le aree a Sud

Non si ferma la guerra tra Israele e Palestina • La Germania caccia il capo della Cia • In commissione c’è l’accordo sulla riforma del Senato • Le carnevalate dei deputati • I rimpianti di Apicella • Indagini europee sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook • Un parco a tema dedicato al cinema Guerra Numeri di ieri dalla guerra tra Israele e Palestina: Hamas e la Jihad islamica hanno indirizzato i loro missili verso Gerusalemme, Tel Aviv, tutte le aree a Sud. In totale sono caduti su Israele 140 proiettili. L’aviazione ha intensificato i raid sulla Striscia di Gaza, 500 obiettivi in un giorno: i morti sono quasi 90. Dei quarantamila riservisti messi in preallarme ne sono stati mobilitati la metà; schierati i carri armati al confine con la Striscia, «L’offensiva di terra deve essere l’ultima opzione», spiega Peter Lerner, portavoce dell’esercito. Gli americani vogliono evitare un’incursione con le truppe. Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, definisce «intollerabile l’uso eccessivo della forza» da parte di Israele: «L’unico modo per scongiurare l’invasione è che Hamas fermi i lanci di missili». Cia In risposta allo scandalo delle intercettazioni americane ai danni dei politici tedeschi (ne è stata vittima anche Angela Merkel), al capo della Cia è stato chiesto di lasciare la Germania. Se non partirà di sua volontà, precisano fonti tedesche, verrà formalizzato un provvedimento di espulsione. Una decisione senza precedenti tra Paesi alleati. Ha detto il cancelliere: «Dal mio punto di vista spiare gli alleati è uno spreco di energia. Abbiamo tanti problemi, se guardiamo alla lotta al terrorismo, e ci dovremmo concentrare su cose importanti». Due casi in pochi giorni hanno aggravato una situazione già da tempo difficile, provocata dalle rivelazioni della talpa Edward Snowden: prima il funzionario dei servizi arrestato per aver venduto dossier riservati, poi l’ufficiale del ministero della Difesa sospettato di essere in stretto collegamento informativo con l’intelligence statunitense. Senato In commissione hanno trovato l’accordo sulla riforma del Senato. Lunedì alle 11 il testo arriverà in aula per il primo dei 4 tempi previsti dalla procedura di revisione costituzionale. Il ministro Boschi: «Mi auguro che l’impegno che abbiamo preso tutti di arrivare ad approvare al Senato queste riforme sia rispettato prima delle vacanze estive». Camera I questori della Camera, Stefano Dambruoso (Sc), Paolo Fontanelli (Pd) e Gregorio Fontana (FI), hanno scritto al presidente della Camera Boldrini perché faccia qualcosa contro il proliferare di manifestazioni carnevalesche dentro l’aula, magari inasprendo le sanzioni. Uno dei più attivi era il leghista Buonanno, ora eurodeputato, che in un anno e mezzo di legislatura ha esibito: un finocchio (si discuteva degli spot Barilla senza omosessuali), un forcone (decreto salva Roma), una molletta applicata al naso (di nuovo il salva-Roma), del cerone nero che si è spalmato sulla faccia mentre comunicava la sua dottrina dell’immigrazione (question time sui rifugiati), un paio di manette (decreto sulle carceri), un cartello per dare dei mafiosi ai dirimpettai del Pd (altro question time), una palla da carcerato con catena (per esprimere opposizione ai vincoli comunitari), e delle bolle sapone contro le «bugie di Renzi». Molto attivi anche i Cinque Stelle: fogli A4 distribuiti tra i banchi a formare degli slogan, telefoni fatti squillare tutti insieme, baci omosessuali in aula, adesivi con codici a barre attaccati sulla fronte eccetera (Feltri, Sta). Mazatolf Mariano Apicella non è stato invitato a suonare alla cena di un paio di sere fa, a Casina di Macchia Madama, a Roma, per l’iniziativa di autofinanziamento della nuova Forza Italia. Al posto suo c’era un duo romano, i Mazatolf band, che rifà in chiave swing i classici della canzone italiana. Commenta Apicella: «È finita un’epoca. Se uno non è gradito, meglio che stia a casa. Però mi manca scrivere musica con il presidente. Che squadra eravamo, c’era pure Confalonieri che è un grande intenditore di musica napoletana» (Velonà, Cds). WhatsApp L’Unione europea ha avviato un’indagine esplorativa sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook. Ne ha dato notizia il “Wall Street Journal”: è stata proprio l’azienda guidata da Mark Zuckerberg a chiedere a maggio una valutazione dell’accordo alla Commissione Europea per evitare che i 28 Paesi lanciassero singoli procedimenti contro l’acquisizione. A preoccupare l’Ue ci sarebbe non solo il rischio di monopolio del mercato, ma anche la quantità di dati personali dei clienti europei nelle mani di un unico gestore americano, che ha trasformato in un business le informazioni dei suoi utenti. A schierarsi contro l’accordo Facebook-WhatsApp ci sono anche le aziende delle telecomunicazioni, che hanno denunciato fin dall’inizio l’anomalia di servizi che, pur servendosi delle loro infrastrutture, non vengono sottoposti allo stesso regime fiscale (Danna, Cds). Cinecittà Venti attrazioni, 8 set cinematografici all’aperto progettati da Dante Ferretti, 4 teatri di posa per gli spettacoli unici su 25 ettari di terreno (espandibili): qualche numero di Cinecittà World, il primo parco tematico in Italia dedicato al cinema, che sorge alle porte di Roma. Costo: 250 milioni, messi a disposizione dalla cordata formata dalla Ieg, Italian Entertainment Group, che ha tra gli azionisti Luigi Abete, Andrea e Diego Della Valle, Aurelio e Luigi De Laurentiis, la famiglia Haggiag con la partecipazione di Generali Properties. Inaugurerà il 24 luglio. Sono attesi 55 milioni di ricavi il primo anno.