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 2014  luglio 10 Giovedì calendario

CAMBIO DELLA GUARDIA ALLO IOR CHE FORNIRÀ CONSULENZA FINANZIARIA

E veniamo alla fase due dello Ior, l’Istituto per le Opere di Religione.

Il presidente uscente, Ernst von Freyberg, avrà un breve periodo di coabitazione insieme al successore, Jean-Baptiste de Franssu. A quest’ultimo la fase due si presenta così: entro i prossimi 3 anni varare la riforma degli Statuti dello Ior, più spostamento delle attività. Sarà rafforzato il business; il patrimonio sarà gestito dal Vam (Vatican Asset Management, Gestione Beni fel Vaticano) per evitare di doppiare l’Apsa; concentrare l’attività dello Ior sulla consulenza finanziaria e sui servizi di pagamento per clero, congregazioni, diocesi e impiegati laici del Vaticano.
Niente «banca per la banca», come abbiamo già scritto e come Francesco desiderava chiedendo un ritorno dello Ior alla sua missione iniziale. È ancora da vedere quale sarà la cooperazione fra clero e laici allo Ior, ma intanto la Ccv (Commissione Cardinalizia di Vigilanza) sullo Ior viene potenziata con un nuovo membro: Josip Bozanic, Arcivescovo di Zagabria.
Nel board dell’Istituto entrano, oltre a de Franssu, Clemens Boersig, che è stato direttore del Consiglio dei Direttori della Fondazione Deutsche Bank dal 2013 (una quota che mantiene un pezzo di mondo tedesco nelle finanze vaticane, che comunque esce ridimensionato); Mary Ann Glendon, ex ambasciatrice Usa nominata da George Bush Jr. in Vaticano ed esponente del mondo cattolico conservatore di Oltreoceano che entra dopo Carl Anderson, capo dei potenti e ricchissimi Cavalieri di Colombo; e Sir Michael Hintze, uomo d’affari e filantropo australiano. Fondatore, Ceo e Senior Investment Officer di Cqs, una società globale di asset management nonché Portfolio Manager del Cqs Directional Opportunities Fund. Mancano all’appello altri due membri, che saranno scelti nei prossimi mesi. Ci dovrebbe essere un membro italiano, forse Massimo Sarmi, già amministratore delegato di Poste Italiane.
Antonino D’Anna, ItaliaOggi 10/7/2014