Ugo Tramballi, Il Sole 24 Ore 10/7/2014, 10 luglio 2014
DUE POPOLI INTRAPPOLATI IN UNA FAIDA INFINITA
Ci sono solo alcuni dettagli diversi. Per esempio in soli due giorni di "Soglia di sicurezza" l’aviazione israeliana ha scaricato su Gaza 400 tonnellate di esplosivo: tanto quanto nella precedente offensiva del 2012, "Pilastro difensivo", che però durò otto giorni. E come un saltatore tenace, ogni volta Hamas riesce a lanciare i suoi missili sempre più lontano. Le performances degli uni e degli altri solo come promessa di nuovi record alla prossima, inevitabile, rissa. Per tutto il resto, quello che sta accadendo ora è la replica di ogni precedente crisi. Le stesse parole, stesse minacce, uguale mobilitazione nazionale dell’una e dell’altra parte alla quale nessuno può sottrarsi per non apparire un traditore. I morti, i feriti, i martiri e gli eroi sprecati, perché tutti sanno già nel momento in cui prendono in pugno il fucile che la guerra di oggi finirà, creando le condizioni di quella che verrà domani. Due popoli tenaci che sprecano le loro qualità. Nella loro faida israeliani e palestinesi sono dentro la stessa gabbia. Sapendo che "Soglia di sicurezza" sarà inutile come "Pilastro difensivo", come "Scudo difensivo" (2009) e tutti gli altri nomi banali precedenti, sempre venduti come grida di guerra, israeliani e palestinesi desiderano entrambi fermarsi qui. I primi non vogliono arrivare all’invasione terrestre che potrebbe innescare una nuova Intifada generalizzata: sarebbe la terza in 25 anni, anche questa inutile. Sono i militari i contrari a un’escalation, diversamente da alcuni ministri che vorrebbero radere al suolo Gaza. Diviso fra super falchi, falchi e moderati, il governo Netanyahu rischia una crisi che potrebbe portare a elezioni anticipate. Anche per i palestinesi di Hamas potrebbe finire qui: Abu Mazen, che aveva cercato il negoziato col nemico, ha fallito; loro invece sono riusciti a mandare i razzi quasi fino a Haifa, più vicina al Libano che alla Striscia di Gaza, incitati dall’intero popolo palestinese che non ha più nulla da perdere. Se domani si organizzassero le elezioni, Hamas trionferebbe su Fatah, conquistando probabilmente anche la Cisgiordania. Rimasto chiuso dentro la Striscia, senza più l’appoggio dei Fratelli musulmani egiziani, d’improvviso Hamas ha un ruolo e una tribuna.
Gli israeliani potrebbero dunque smettere di bombardare e i palestinesi di lanciare i loro razzi. Lo vorrebbero ma non possono: è la logica dell’occhio per occhio dalla quale non possono più sfuggire. Il Mahatma Gandhi sosteneva che questa logica rende solo l’uomo cieco. Ma i duellanti di "Soglia di sicurezza" erano ciechi già prima d’incominciare il loro ennesimo scontro.
Ugo Tramballi, Il Sole 24 Ore 10/7/2014