Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2014  luglio 10 Giovedì calendario

I MISSILI CHE VENGONO DALL’IRAN, LE NUOVE ARMI DELLA STRISCIA


L’ARSENALE
«Sappiamo che il nemico è più forte di noi… con i suoi missili-antimissile Iron Dome e i cacciabombardieri F-16” ma… anche noi possiamo colpire in profondità». Sono le parole di Khaled Meshaal, leader politico di Hamas che ieri pomeriggio ha accennato ai missili lanciati da Gaza che per la prima volta sono riusciti a raggiungere città e località lontani dalla striscia.
Quattro mesi fa, in un’operazione che ha coinvolto il Mossad, l’aviazione e i commandos della marina, Israele è riuscito a bloccare nel mar Rosso una nave, la Klos-C, carica di armi. Secondo un’inchiesta dell’Onu che non coincide con tutte le accuse israeliane, il cargo era sì partita da un porto iraniano ma la sua destinazione non era la striscia di Gaza bensì il Sudan da dove, forse le armi sarebbero state distribuite alle milizie islamiche che operano nel Sinai egiziano. L’inventario era di quelli che preoccupano: quattrocentomila proiettili calibro 7,62 per armi leggere; centottantuno mortai da 122mm. E soprattutto quaranta missili M-302.
Per la prima volta, negli ultimi due giorni, alcuni esemplari di questi M-302 sono stati utilizzati contro Israele. Non è chiaro se da Hamas o dalla Jihad islamica, più vicine a Teheran. E soprattutto non è chiaro se sono stati intercettati oppure se fanno parte di quel dieci per cento di ordigni che Iron Dome non è riuscito a bloccare. Uno di questi missili ha colpito Hadera, sulla costa tra Tel Aviv e Haifa.
I TUNNEL DEI CONTRABBANDIERI
Secondo il Mossad e l’Intelligence militare, i M-302 sono arrivati a Gaza alla fine dell’anno scorso, dall’Iran, probabilmente attraverso i tunnel usati dai contrabbandieri di ogni genere scavati sotto il confine tra la striscia e l’Egitto. Sono di fabbricazione siriana, hanno una gittata - da 90 a 170 km - che va molto oltre la maggior parte degli ordigni usati dalle milizie di Gaza e fabbricati localmente. Fecero la loro apparizione sulla scena israeliana per la prima volta nel 2006 quando furono utilizzati da Hezbollah nella seconda guerra del Libano. Allora si chiamavano Khaibar e uno di loro, sparati da nord, colpì Hadera. Quello che ha colpito la stessa città ieri è considerata più potente con un carico esplosivo di 145 chili.
LE PIÙ POTENTI
Nell’arsenale di Hamas e della Jihad non ci sono armi più potenti o precise di queste. Un mese fa il generale dell’Intelligence militare, Itai Baron disse che il movimento islamico possiede centinaia di razzi con una gittata di 80 chilometri anche loro poco precisi. Tel Aviv dista 71 chilometri dal Gaza, l’aeroporto internazionale di Ben Gurion più o meno lo stesso. Sono del tipo Fajr, ispirati dai missili Grad e Katiusha sovietici, conosciuti come Organo di Stalin. Il 3 raggiunge 45 chilometri, il 5 arriva a 75. Quasi tutti sono fabbricati nella Striscia come migliaia di rudimentali Qassam capaci di arrivare al massimo a una quarantina di chilometri da Gaza e totalmente privi di sistema di puntamento.