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 2014  luglio 09 Mercoledì calendario

E DANIELA PUNTA ALL’UNITÀ MA I LIQUIDATORI NON VOGLIONO

L’abbraccio fatale era troppo per chiunque, anche per chi ha solo un mese di tempo per salvare un giornale. Ma se quel giornale è «L’Unità» e quell’abbraccio è di Daniela Santanché, fra alti e bassi una figura di punta della galassia berlusconiana, e comunque la compagna di Alessandro Sallusti, direttore de «Il Giornale», meglio evitare hanno fatto sapere i liquidatori della storica testata.
E, quindi, punto e a capo nella ricerca di un salvatore dopo aver trascorso una giornata di allarme nella redazione. «Molto allarme, molta preoccupazione», conferma Bianca Di Giovanni del cdr del quotidiano. Perché è vero che all’Unità sono ad un passo dal portare i libri in tribunale e non ricevono gli stipendi da aprile, ma è anche vero che alcuni confini non possono essere superati. «Abbiamo immediatamente chiesto chiarimenti ma i liquidatori ci hanno rassicurati - racconta la giornalista - ci hanno detto che è arrivata una semplice richiesta di informazioni sui dati economici ma che non avrà alcun seguito, per loro la questione è già terminata perché incompatibile con la storia del giornale».
A inviare la proposta è stata la Visibilia, la concessionaria di pubblicità della Santanché che raccoglie pubblicità anche per il «Giornale» e che negli ultimi tempi sta cambiando veste, dedicandosi all’editoria. E la proposta sarebbe qualcosa di più di una generica richiesta di informazioni, nella lettera si manifesta anche l’interesse nei confronti di un’eventuale acquisizione. Senza alcun imbarazzo.
La Santanché sta andando in controtendenza rispetto a tutti. In un momento in cui gli investimenti nella carta stampata sembrano un’eresia per chiunque, lei sta procedendo con le acquisizioni. Ha comprato dalla Mondadori le testate Villegiardini Ciak e PC Professionale e le sta riportando all’utile. Daniela Santanché, infatti, è convinta che l’editoria della carta stampata non sia morta ma che vadano soltanto modificati profondamente i criteri di gestione seguiti finora. Ed è convinta che l?unità potrebbe diventare un investimento economico in grado di dare persino dei profitti.
La linea editoriale? Un dettaglio di nessun rilievo. Tutte le sue testate godono della massima libertà.
Flavia Amabile, La Stampa 9/7/2014