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 2014  luglio 09 Mercoledì calendario

IL CANALE DEL NICARAGUA CHE MINACCIA PANAMA


È stato approvato dalle autorità del Nicaragua il progetto per il canale che collegherà Oceano Atlantico e Pacifico attraverso il Paese centroamericano e che sarà operativo a partire dal 2020. Il nuovo canale permetterà un aumento del traffico tra i due oceani (al momento collegati solo dal canale di Panama) e rappresenta una opportunità di sviluppo economico per il Nicaragua, uno dei Paesi più poveri al mondo.
«Sarà il più grande progetto nella storia dell’umanità» secondo Wang Jing, il supermiliardario cinese a capo della Hknd, la società che si è aggiudicata l’appalto per l’opera da 30 miliardi di euro. Il canale sarà lungo 278 chilometri, largo tra i 230 e i 520 metri e profondo 27,6 metri. Proprio le dimensioni del canale potrebbero rappresentare il suo punto di forza. Al momento il passaggio «breve» tra Atlantico e Pacifico è possibile solo tramite il canale di Panama, le cui chiuse hanno una lunghezza di 290 metri che limita le dimensioni delle navi in transito. Anche dopo un progetto di ampliamento in corso da 4 miliardi di euro il canale di Panama (i cui pedaggi fruttano 1,35 miliardi di euro all’anno di ricavi, che dovrebbero diventare 3 miliardi quando l’ampliamento sarà completato) non permetterà comunque il passaggio a navi più lunghe di 336 metri (come i modelli della classe Tripla E della danese Maersk), e il canale del Nicaragua potrebbe quindi rappresentare una utile alternativa. Le navi troppo grandi per il canale di Panama sono infatti costrette ad allungare la rotta passando a sud dell’estremità meridionale del Sud America, oppure navigando nelle acque canadesi. Intervistato dal portale «Shipping News» il direttore operativo della Maersk, Keith Svendsen, aveva detto il mese scorso che «un canale in Nicaragua avrebbe senso. Potrebbe accogliere le navi più grandi, oltre a far risparmiare 800 chilometri per un viaggio tra New York e Los Angeles».
Il canale del Nicaragua si troverebbe infatti circa 400 km più a nord di quello di Panama, e sarebbe più conveniente per le rotte più trafficate al mondo, quelle che nell’emisfero nord collegano Europa, Cina, Giappone e le due coste degli Usa. E la presenza di un secondo canale in centro America sarebbe comunque di aiuto al traffico.
Il percorso del nuovo canale sfrutterà la presenza del lago Nicaragua, dato che 105 km di navigazione si svolgeranno nel lago, il più grande del centro America. Il progetto prevede anche la costruzione di un aeroporto, di due porti collegati da una ferrovia, e di un’area di libero scambio economico.
Esistono comunque forti preoccupazioni ambientali riguardo al progetto, dato che per la sua realizzazione dovrebbero essere costruite dighe su vari fiumi della zona e che il canale metterebbe in collegamento il lago Nicaragua con l’acqua salata di due diversi oceani, con potenziali conseguenze sull’equilibrio di vari ecosistemi. Prima dell’inizio dei lavori, previsto per dicembre, verranno condotte analisi di impatto ambientale che, secondo i responsabili, potrebbero portare a un cambiamento del percorso del canale rispetto a quello previsto al momento Per il Nicaragua (il secondo Paese più povero nelle Americhe dopo Haiti) il progetto potrebbe rappresentare una grande possibilità di sviluppo economico. Secondo la società costruttrice Hknd per lo scavo del canale verranno creati direttamente 50 mila posti di lavoro, oltre a 200 mila posti nell’indotto. E per le autorità del Nicaragua grazie al progetto ben 400 mila persone nel Paese usciranno dalla soglia di povertà entro il 2018.