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 2014  luglio 08 Martedì calendario

I DATI ADS SU DIFFUSIONE E VENDITE A MAGGIO

Eppure a maggio qualcosa si è mosso. Una risalita che non ribalta l’avvicendarsi di mesi critici che, uno dopo l’altro, hanno spinto in basso vendite e diffusioni dei quotidiani italiani. I dati Ads relativi al mese di maggio permettono però quantomeno di parlare di una boccata d’ossigeno, seppur in un panorama che resta asfittico. Nel computo totale dei 64 quotidiani monitorati da Ads infatti, la diffusione complessiva (che considera i dati delle copie cartacee e di quelle digitali) ha sfiorato i 4,4 milioni in media al giorno. Le vendite si sono attestate a quota 4,13 milioni.
E così, rispetto ad aprile la crescita è stata del 3,7% nelle diffusioni e del 3,8% nelle vendite. La Pasqua, quest’anno ad aprile, ha senz’altro pesato sul dato del mese. Ma anche rispetto a marzo le diffusioni e le vendite rilevate a maggio hanno fatto segnare una risalita del 2%, per la quale vanno senz’altro ringraziate anche le elezioni europee.
Salti di gioia non sono tuttavia ammessi. Anche perché basta fare il paragone con vendite e diffusioni dei quotidiani a maggio di un anno fa e il confronto restituisce un -6% nelle vendite e -5% nelle diffusioni. La vera impennata in questi dodici mesi c’è stata invece nella più importante novità arrivata nel mondo dei quotidiani e legata alle copie digitali. Il cui peso sul totale delle diffusioni è balzato dal 6 al 12% in un anno. Ora le copie digitali in totale sono salite a 507.813; un anno fa erano 298.335. Insomma, numeri con margini di miglioramento, ma il «2.0» sta aiutando gli editori che hanno capito di aver trovato alleati di tutto rispetto in quei tablet e smartphone che hanno fatto breccia nei desiderata degli italiani (secondo gli ultimi dati assemblati da NetConsulting ci sono 6,1 milioni di tablet e 27 milioni di smartphone nel nostro Paese).
Certo, i numeri dovranno crescere per vedere qualche significativo impatto sui conti economici, anche perché per regolamento Ads, frutto di un accordo fra gli stessi editori, le copie digitali possono essere certificate con sconti fino al 70% rispetto al prezzo medio di copertina (50% se al prodotto digitale è abbinata la copia cartacea).
Sul versante delle copie digitali anche nel mese di maggio Il Sole 24 Ore si conferma il primo quotidiano in Italia con 184.088 copie «2.0» (abbonamenti compresi), cresciute dell’1,8% rispetto ad aprile e del 141,1% rispetto a maggio 2013. E in questo mese per la prima volta le copie digitali hanno superato le vendite cartacee (184.088 contro 180.999), sancendo un cambio di paradigma "storico". Il Corriere della Sera è sul secondo gradino del podio con 89.626 copie di media ogni giorno, ma in calo del 2,5 per cento. Il terzo player in classifica, la Repubblica, è rimasta stabile a quota 69.980 (+0,1%). Alle spalle dei tre battistrada c’è molta distanza rispetto agli altri quotidiani visto che La Stampa si ferma a quota 17.887 e la Gazzetta dello Sport a 16.460.
Andando a prendere in esame il dato complessivo di vendite e diffusioni cartacee e digitali, il quotidiano di via Solferino rimane il primo in Italia con 450.887 copie (+4% rispetto ad aprile). Repubblica è alle spalle del Corriere della Sera con 371.545 copie (-0,5% rispetto ad aprile) seguito a meno di 2.500 copie di distanza dal Sole 24 Ore (369.090 copie; +0,9%). Il terzetto di testa ha tuttavia avuto sorti differenti in questi dodici mesi. Il quotidiano del Gruppo 24 Ore ha infatti visto le sue copie salire del 22,6% nelle diffusioni e del 13,9% nelle vendite complessive (carta più digitale) rispetto a maggio 2013. In flessione invece sia il Corriere della Sera (-3,8% la diffusione e -4% le vendite) sia la Repubblica (-6,7% le diffusioni e -6,8% le vendite).
All’interno della top ten dei quotidiani italiani, a maggio la Gazzetta dello Sport (+5,8% la diffusione rispetto ad aprile) ha scalzato La Stampa (+2,7%) dalla quarta posizione per diffusione. Per entrambe le testate il confronto con l’anno precedente è però negativo (-1,6% La Stampa e -5% la Gazzetta dello Sport). Il Messaggero con 140.680 copie ha guadagnato qualcosina rispetto ad aprile in termini di diffusione complessiva cartacea più digitale (+0,7%) ma è in negativo nel confronto annuo (-3,3%). Maggio è stato invece particolarmente negativo per Avvenire (-4,2% su aprile). Il quotidiano della Cei è così stato scavalcato in classifica da Qn Il Resto del Carlino (126.614 copie) che ha guadagnato il 4,6% rispetto ad aprile (perdendo però il 2,1% su base annua). A maggio bene anche il Corriere dello Sport (+6,8%) e Il Giornale (+5,2%), anche se nel confronto con l’anno precedente si trovano entrambi in negativo: rispettivamente -9,5% e -14,3 per cento.
Andrea Biondi, Il Sole 24 Ore 8/7/2014