Fulmini 9/7/2014, 9 luglio 2014
FORTUNA
«In effetti da giocatore non ho avuto grande fortuna in azzurro. Un Mondiale, nel ’90, dopo gli europei e soltanto per spettatore. Certo, non ero felice, ma dovevo rispettare le scelte del ct. Restano comunque grandi esperienze» (Roberto Mancini).
CIELO «Le persone che guardano verso il cielo si aspettano sempre cose positive. Sono ottimista» (Cesare Prandelli appena sbarcato a Istanbul).
IDOLO «Usciti dallo spogliatoio del Prater ci ritrovammo affiancati ai nostri avversari e io andai con lo sguardo a caccia di Di Stefano, il mio idolo. Avevo preso ad ammirarlo davanti alla tv. Cerco con lo sguardo Di Stefano e quando lo inquadro mi sembra enorme, alto due metri... Come faremo a giocarci contro? E mi blocco, non vado più avanti...» (Sandro Mazzola).
DETTAGLI «Quando sei a livelli così alti sono i dettagli a fare la differenza. E diventa fondamentale scambiare opinioni con chi ha già vissuto quei momenti, condividere il punto di vista con qualcuno che ci è già passato. Io spesso ho preso decisioni sbagliate nella mia vita e ho fatto cose di cui non sono fiero, ma il tennis è la materia che indubbiamente conosco meglio» (Boris Becker).
REGOLE/1 «Io ho una regola: mai criticare un grande 9, si rischia sempre la figuraccia. Higuain aveva già mostrato quanto vale. E nella gara in cui c’era più bisogno ha trasformato un rimpallo in un capolavoro. E ora viene il bello» (Hernan Crespo).
REGOLE/2 «È un’altra pallavolo, anche nelle regole. Forse, guardando da fuori, manca un po’ di tecnica, si fanno troppi errori. Noi secondo me sbagliavamo di meno, loro hanno più fisico» (Luca Cantagalli e il confronto fra la nazionale di Velasco e quella di Berruto).
SOLARE «La mia Olimpiade sarà quella brasiliana. Io del nord del mondo, spero di trovare la gloria nel sud del mondo. Sono una ragazza solare, quando posso vengo in Italia perché mi piace tutto di voi. E sono costretta ad andare forte perché spero che gli sponsor si accorgano di me» (la nuotatrice svedese Sarah Sjoestroem).
CUCINA «Susie Wolff è un’ottima pilota, ma io sarei a disagio ad avere come compagno di squadra una donna. Pensa se ti batte… No, no, meglio che stiano in cucina le donna, piuttosto che in macchina» (il pilota della Force India Sergio Perez).