Paolo Valentino, Corriere della Sera 8/7/2014, 8 luglio 2014
LE POLTRONE RECLINABILI RILANCIANO IL CINEMA USA
Al cinema, come sul divano o sulla chaise-longue di casa vostra. Sempre alla ricerca di strategie per attirare nuovi spettatori, le grandi catene proprietarie dei cineteatri americani stanno investendo centinaia di milioni di dollari per attrezzare molte delle loro sale con poltrone completamente reclinabili. Anche se la novità comporta fino a 2/3 di posti in meno a disposizione e un prezzo del biglietto più alto, i manager sono convinti che l’innovazione si rivelerà un successo, convincendo le persone ad andare più di frequente al cinema. In prima linea sulla nuova frontiera della visione sdraiata è Amc, seconda maggior catena americana, acquistata nel 2012 dai cinesi di Dalian Wanda Group, che progetta di spendere 600 milioni di dollari nei prossimi 5 anni per il «reseating» in 1.800 sale su 5 mila.
I primi risultati si stanno già vedendo: nei 37 teatri Amc già equipaggiati con le nuove confortevoli poltrone, l’audience è aumentata in media dell’80% e gli incassi sono saliti del 60% nei primi 3 mesi di quest’anno, nonostante la capacità per ogni singola proiezione sia diminuita, in qualche caso fino a 70 posti. Al momento la riconversione punta soprattutto su location strategiche, evitando mercati come New York e Los Angeles, dove non c’è bisogno di particolari trovate per attirare i clienti. L’esempio fa già scuola tra la concorrenza. Sia Cinema Holdings che Regal Entertainment Group hanno cominciato a sperimentare le nuove poltrone in alcune sale. Anche se nel caso di Regal, il più grande gruppo del settore, l’approccio del management è cauto: vuole vedere l’effetto concreto, prima di decidere un grosso investimento. In generale, negli ultimi 10 anni, il pubblico delle sale cinematografiche USA è rimasto stabile, ma nel 2013 la vendita dei biglietti ha registrato un calo dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Allarmati, già prima delle poltronissime i proprietari di sale hanno varato altre contromisure, come più schermi in 3D, più proiezioni digitale, la vendita in sala di pollo fritto e «mozzarella sticks».