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 2014  luglio 06 Domenica calendario

A RAI3 DI “BALLARÒ” RESTA SOLO IL NOME


Lo puoi chiamare Vucciria, Orientale, Porta Pia, ma come sarà il “mercato” di Ballarò senza Giovanni Floris? Quando la trattativa era ancora inchiodata e non smembrata, la Rai ha presentato i palinsesti ai giornalisti e agli investitori e ha rassicurato il pubblico: non vi preoccupate, Ballarò è previsto, ogni martedì, sempre su Rai3. Consolazione che non consola il pubblico di affezionati. Qui non c’entrano i contratti, le clausole, i trattamenti economici, qui c’entra quel che offri ai telespettatori. Il formato di una trasmissione non fa il contenuto, ma il contenuto fa la trasmissione: tautologico, elementare.
Non è ancora ufficiale, ma Floris è diretto a La7. Avrà una striscia quotidiana e un programma serale che, pare, dovrebbe cercare di drenare ascolti da Rai3 proprio il martedì. Dentro o fuori, intorno o accanto a una copertina, ci sarà Maurizio Crozza: dunque la Rai avrà Ballarò, ma non avrà il comico genovese. Munito di cartelli o di lavagnette, ci sarà Nando Pagnoncelli: dunque la Rai avrà Ballarò, ma non il sondaggista di riferimento. I collaboratori di Floris lo seguiranno da Urbano Cairo: dunque la Rai avrà Ballarò, ma non la redazione (gran parte) che confezionava Ballarò. Sarà più bello, più efficace e più di successo, chissà, però il Ballarò di Rai3 non sarà il Ballarò di Floris. Allora perché non ribattezzarlo? Tanto per essere onesti con il pubblico. Una premura che non fa difetto.

Car. Tec., il Fatto Quotidiano 6/7/2014