la Repubblica 6/7/2014, 6 luglio 2014
LO SPREAD DIGITALE CI COSTA 10 MILIONI AL GIORNO
Lo spread digitale costa all’Italia 10 milioni di euro al giorno di minori investimenti in reti, tecnologie e servizi innovativi. A stimarlo è il Censis che lo pubblica nel settimo numero del “Diario della transizione”. Se l’Italia arrivasse ad azzerare il disavanzo nella bilancia dei pagamenti per i servizi informatici, se sviluppasse il commercio online e l’uso della moneta elettronica fino a raggiungere i livelli medi europei, e se riuscisse a razionalizzare le banche dati della Pa centrale, si renderebbero disponibili per nuovi investimenti in reti, tecnologie e servizi innovativi 3,6 miliardi di euro all’anno ovvero quasi 10 milioni al giorno. In particolare nel nostro Paese le persone con età compresa tra 16 e 74 anni che utilizzano Internet sono il 58% del totale, contro il 90% del Regno Unito, l’84% della Germania e l’82% della Francia (la media europea è del 75%). Mentre le imprese attive nel commercio elettronico in Italia sono il 5% del totale.