Savina Confaloni, CorriereMotori 7/7/2014, 7 luglio 2014
«I MIEI PERSONAL TRAINER SONO FEDELISSIMI»
Elisabetta Illy è appena rientrata da Ascot, il concorso ippico più modaiolo del Regno Unito, quando arriviamo nella sua casa di Cortina. «Appassionata di cavalli o di cappelli?», scherziamo ben sapendo di trovarci di fronte a un’amazzone provetta. «Cavalli ovviamente, ma diciamolo piano per non far ingelosire i cani», ribatte, evocando il suo periodo agonistico nel salto a ostacoli, a coronamento di anni trascorsi montando a cavallo con grande impegno.
Elisabetta Illy, fotografa, scrittrice, sportiva e amante dei viaggi, è la moglie del presidente e amministratore delegato di Illycaffè
Andrea Illy. «La passione per gli animali vive in me da sempre — racconta —, sin da piccola avevo un amore viscerale per i cani. Li portavo a mia madre da ogni dove, raccogliendo bastardini trovati per strada o nei canili».
Non facciamo in tempo a varcare la soglia della sua splendida casa in legno, prima costruzione anni Quaranta nella frazione di Cianderies, che un branco di labrador ci corre incontro creando una sorta di barriera invalicabile tra noi e la loro padrona. La Nissan Qashqai è parcheggiata poco lontano: «A loro piacciono le macchine spaziose come questa — scherza Elisabetta — perché sono le uniche che io posso usare per portarli in giro tutti assieme».
Il capofamiglia è Watson, si fa notare per il bianco del pelo e l’irruenza dei suoi 11 anni, e poi ci sono altre tre esemplari nerissimi: Sumiko, che in giapponese significa carbonella, e i suoi figli Edison e Cortes. I due cuccioli, si fa per dire, hanno appena compiuto due anni. «Edison è geniale, smonta tutto e ha un’inventiva da ingegnere — spiega Elisabetta, per dare ragione dei loro nomi —, mentre Cortes è curioso e temerario come un esploratore alla Hernan Cortes!».
Con una tribù così numerosa e vivace la scelta della macchina non può essere casuale. Deve essere vincolata a loro, al loro diritto di viaggiare in uno spazio adeguato e confortevole. Mrs Coffee, come hanno soprannominato Elisabetta, vive tra Cortina e Trieste, città d’origine e sede della Illycaffè,
e nei suoi spostamenti è sempre accompagnata dai labrador. I cani sono il fulcro della famiglia. «Le mie tre figlie e mio marito non potrebbero concepire una casa senza cani. Riunirci nel week end o nei giorni di festa significa condividere le gioie della giornata».
Elisabetta conserva ancora in un cassetto una simpatica «lettera d’intenti» scritta al marito subito dopo il matrimonio, con la richiesta formale di poter ospitare un cane: la missiva specificava anche una taglia non troppo ingombrante, cui seguì invece l’arrivo di un enorme pastore maremmano... «Si chiamava Gualtiero — racconta Elisabetta —, era talmente bello che mio marito se ne innamorò nonostante le dimensioni non fossero precisamente quelle annunciate».
Con i cani, la coppia trascorre ogni momento libero: l’imprenditore e la scrittricefotografa, smessi i panni professionali, si trasformano nell’abbinata sportiva perfetta. E allora eccoli alle prese con trekking, ferrate, camminate sulla neve e maratone.
«Il viaggio, il movimento, la scoperta e il racconto fanno parte di me», ammette Elisabetta, che tra un reportage fotografico e l’altro non smette mai di allenarsi, complice un fisico che farebbe invidia a una ventenne. «Nel 2013 la maratona di New York è stata un traguardo importante», dice, mentre indica come personal trainers i due «cuccioli» Edison e Cortes, che l’affiancano negli allenamenti sul lungomare triestino o lungo i sentieri della conca ampezzana.
Il Cristallo sta per tingersi di quel meraviglioso rosa che ha reso famose le Dolomiti, facendole diventare «Patrimonio dell’Umanità» a giudizio dell’Unesco: facciamo salire Watson, Sumiko, Edison e Cortes sulla Qashqai e, affidandoci alle doti del crossover, ci tuffiamo in un prato da cartolina, verde smeraldo. È una natura molto diversa da quella ritratta dalla Illy nei suoi libri: Aroma del mondo, sul caffè, e Foglie di The l’hanno portata a esplorare Paesi di forte impatto emotivo.
Colombia, Brasile, Costarica, Costa d’Avorio, Ghana, Madagascar, Cina, India, Sri Lanka, Etiopia... In occasione dell’Expo 2015, a Milano, un percorso itinerante di mostre e incontri accompagnerà la presentazione del suo nuovo libro sul cacao, alternandoli a momenti di approfondimento con tutte le realtà toccate nei viaggi: «Esperienze di vita e di lavoro dense di emozioni che ho la fortuna di poter trasmettere attraverso la fotografia».
Chiamiamo i cani a raccolta e torniamo alla base: in casa entrano sempre prima loro. Sul tavolo, accanto a cioccolato Chuao venezuelano e Sambirano del Madagascar, c’è una Nikon D4S intonsa, «regalo di compleanno di mio marito», rivela Elisabetta, che a breve partirà per l’Indonesia con questa al collo. Il sole è tramontato dietro alle Tofane, i cani si stanno appisolando e noi togliamo il disturbo. «Prima che andiate posso offrirvi un caffè?», chiede. E come rifiutare un blend tostatura scura preparato direttamente dalla signora Illy!