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 2014  luglio 06 Domenica calendario

ANSALDO ENERGIA CAMBIA PADRONE


RIASSETTI
MILANO C’è anche Ansaldo Energia al centro del maxi-accordo sottoscritto dal Fondo Strategico (Fsi) e da Kuwait Investment Authority (Kia), il fondo sovrano dell’emirato asiatico. Dalle carte ufficiali dell’alleanza, di cui il Messaggero è entrato in possesso, emerge, infatti, che Fsi Investimenti spa, la joint venture di cui il braccio della Cdp ha il 77,2% e Kia il 22,8%, ha varato qualche giorno fa, un aumento di capitale di 1,1 miliardi sottoscritto da Fsi mediante il conferimento di cinque partecipazioni, tra le quali il 44,5% della società di energia nella quale a maggio scorso, il 40% è stato rilevato dai cinesi di Shanghai Electric. Il gruppo genovese quindi sposta sempre di più il baricentro verso l’Asia. Ma dalle carte di Fsi Investimenti spuntano tanti altre particolari finora sconosciuti.
IN ARRIVO ALTRI SOCI
La società ha visto la luce il 30 giugno alle 16,25 a Milano presso lo studio del notaio Carlo Marchetti. L’assemblea ha approvato inizialmente un primo aumento di capitale per un controvalore di 351,6 milioni «da offrire in sottoscrizione, con esclusione del diritto di opzione, a Kia, da emettersi entro il 30 luglio 2014» in nuove azioni B. E il fondo kuwaitiano, presente alla riunione, ha dichiarato «sin d’ora di essere intenzionata e disposta a sottoscrivere, entro il predetto termine, tutte le 45.767 nuove azioni». Subito dopo si è proceduto a varare un secondo aumento fino a 1,137 miliardi in nuove azioni A da liberarsi mediante conferimento dei seguenti pacchetti detenuti da Fsi: il 26,54% di Kedrion a un valore di 140,6 milioni, il 46,17% di Metroweb (205,2 milioni), il 50% di Iq Made in Italy (joint venture paritetica con il Qatar) per 150,1 milioni, lo 0,5% e 1.502 azioni convertibili in Valvitalia (152,2 milioni), il 100% in Fsia Investimenti (205,5 milioni) e, infine il 44,5% di Ansaldo energia (331,4 milioni). Dalle carte si legge che «l’amministratore delegato (Maurizio Tamagnini di Fsi, ndr) sottolinea come il valore complessivo dei titoli è pari a 1.185 milioni, e come tale non è inferiore al deliberando aumento». Il conferimento della quota in Fsia si trascina il pegno detenuto sul pacchetto da Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Bnl e Mps, così come anche il trasferimento della quota in Ansaldo energia si porta dietro il pegno di 24 banche guidate da Intesa.
La maxi-alleanza italo-asiatica è destinata presto ad allargarsi ancora. I soci hanno approvato la proposta di attribuire al cda per cinque anni, quindi fino al 30 giugno 2019, la facoltà di aumentare ancora il capitale a pagamento per un ammontare complessivo massimo di 649 milioni. Qualora la delega venisse esercitata, anche parzialmente, prima del 30 giugno 2016, il board potrà escludere il diritto di opzione degli attuali azionisti: quindi aprire il capitale a terzi espressamente previsti dallo statuto. Per spostare il termine oltre giugno 2016, occorre il voto favorevole della maggioranza delle azioni A (Fsi) e delle azioni (Kia). Ma chi potrà entrare al fianco di Fsi e Kuwait? L’art. 10.3 dello statuto li individua: enti pubblici, fondazioni, banche, assicurazioni, fondi sovrani, fondi pensione ai quali assegnare azioni B. L’art. 4, invece, mette i paletti agli investimenti: società «in una stabile situazione di equilibrio economico finanziario caratterizzate da prospettive di redditività che operino nei settori della difesa, sicurezza, infrastrutture, trasporti, energia, intermediazione finanziaria».