Massimo Galli, ItaliaOggi 5/7/2014, 5 luglio 2014
PURE LE TOILETTE SONO CONNESSE
Avanti tutta con le connessioni a 360 gradi a internet. L’ultima invenzione è stata sperimentata a Singapore: i sanitari dei bagni pubblici vengono dotati di recettori con tecnologia Rfid che analizza i dati a distanza. In questo caso, a finire sotto la lente è l’urina degli avventori che, prima di espletare il loro bisogno, devono lasciare le chiavi dell’automobile all’ingresso.
Se l’analisi immediata rileva una percentuale di alcol eccessiva, le chiavi non vengono restituite. Un test in versione digitale.
L’azienda svedese Sca è particolarmente attiva nel settore dei sanitari intelligenti, ma in un’altra ottica. Nei bagni pubblici presenti in strutture come stazioni, aeroporti e centri commerciali è importante garantire la qualità del servizio: per esempio, un adeguato livello di sapone. Il personale addetto alla pulizia, consultando il tablet o lo smartphone in dotazione, può rispondere in tempo reale alla necessità di manutenzione. Anche qui, particolari sensori segnalano eventuali carenze. Come spiegano i responsabili di Sca, non si fa altro che andare incontro alle necessità della clientela: le imprese di pulizie sono sottoposte a forti pressioni per migliorare le prestazioni riducendo i costi. Ma Sca non si ferma qui: è stata messa a punto una sottoveste, con gli immancabili sensori, per le persone anziane che vivono nelle case di riposo, e che misura le perdite urinarie trasmettendo le informazioni a un portale web.
Massimo Galli, ItaliaOggi 5/7/2014