www.cinquantamila.it/fiordafiore 5/7/2014, 5 luglio 2014
È morto Giorgio Faletti • Diamanti, soldi e orologi nel tesoretto di Fanella • Arrestato Marco Milanese, ex consigliere di Tremonti • L’ex presidente dell’Inter, Pellegrini, apre un ristorante per non abbienti • Quelli che hanno delocalizzato e ci ripensano • I guai degli F-35 • Non sappiamo stare senza fare nulla Faletti/1 È morto a Torino Giorgio Faletti, 63 anni, comico, cantante, scrittore, attore, pittore
È morto Giorgio Faletti • Diamanti, soldi e orologi nel tesoretto di Fanella • Arrestato Marco Milanese, ex consigliere di Tremonti • L’ex presidente dell’Inter, Pellegrini, apre un ristorante per non abbienti • Quelli che hanno delocalizzato e ci ripensano • I guai degli F-35 • Non sappiamo stare senza fare nulla Faletti/1 È morto a Torino Giorgio Faletti, 63 anni, comico, cantante, scrittore, attore, pittore. Era ricoverato all’ospedale delle Molinette da martedì, dopo un periodo di cura a Los Angeles per un tumore. La camera ardente verrà allestita lunedì al Teatro Alfieri di Asti (dalle 10), i funerali saranno celebrati martedì alle 15 nella Chiesa della Collegiata di San Secondo. Faletti/2 «Nato a Asti nel 1950, ragazzo di provincia laureato in giurisprudenza ma con la passione del cabaret, lui al Derby di Milano, c’era arrivato, come ha raccontato, a fine Settanta, con una gran fame di ridere e far ridere: “È che dopo il ’68, le bombe, le Br, era saltato un tappo e tutto quello che si riversava fuori sembrava ambrosia, ci si divertiva come usciti da una guerra, è stata una piccola rivoluzione e insieme una restaurazione chiamata riflusso. Io quegli anni li vedo come una risalita faticosa dal periodaccio alle spalle, poi una discesa a rompicollo che doveva finire con uno schianto”. Prima di deragliare, mentre l’Italia del cabaret politico volgare e permanente diventava la caricatura di Drive In, Faletti è diventato autore di canzoni, attore, scrittore, con più discrezione e meno fama pittore appassionato. Nel 2002, proprio mentre usciva Io uccido, aveva avuto un ictus e l’aveva superato. Negli ultimi anni stava più spesso all’Elba, dove da vent’anni aveva preso casa a Capoliveri, ma ad Asti era il presidente entusiasta della biblioteca cittadina (ora gliela dedicheranno). Questa primavera era tornato al teatro con Nudo e crudo, one man show che rimetteva insieme molti pezzi del suo percorso, tournée interrotta dall’aggravarsi della malattia che ieri mattina lo ha ucciso» (Maurizio Bono, Rep). Faletti/3 «Quando facevo il comico il mio mestiere era esorcizzare ogni sera la malinconia per conto terzi, poi con la musica la malinconia l’ho raccontata. Adesso da scrittore cerco di farci i conti» (ibidem). Tesoro Trovata a Pofi, in Ciociaria, parte del tesoro di Silvio Fanella, il cassiere della banda di Mokbel freddato con un proiettile calibro 7.65 nella casa della cugina in via della Camilluccia a Roma, due mattine fa. Era nascosto nelle intercapedini di un appartamento e sono riusciti a scovarlo grazie ai georadar: 284mila dollari e 188mila euro in contanti, numerosi orologi di pregio tra cui un Rolex incastonato di brillanti, 34 bustine di plastica pieni di diamanti. Tangenti Arrestato Marco Milanese, ex consigliere politico del ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Motivo: ha chiesto una tangente da 500mila euro ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati. L’ha presa per inserire in una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del 2010 uno stanziamento di 400 milioni per la grande opera lagunare. Ruben L’ex presidente (1984-1995) dell’Inter Ernesto Pellegrini ha deciso di aprire a Milano, in via Gonin 52, il ristorante “Ruben”: cinquecento coperti su due turni, dal lunedì al sabato, farà da mangiare a 1 euro per le persone in difficoltà. I clienti verranno inviati da parrocchie, centri d’ascolto e realtà del volontariato. Il nome lo ha scelto pensando alla sua giovinezza, quando viveva in affitto in una cascina con altre famiglie. Lì c’era anche Ruben, contadino di Cremona. Quando la cascina fu abbattuta, ad alcuni fu dato alloggio altrove, Ruben si dovette arrangiare. Morì assiderato nella sua baracca (Galli, CdS). Reshoring Alcune delle industrie che hanno delocalizzato fuori dall’Italia stanno tornando indietro. I numeri elaborati da uno studio del consorzio universitario Unimore dicono che circa metà degli 80 casi censiti segna un ritorno a casa dai paesi asiatici, mentre più di venti sono i casi di reimpatrio da Russia ed Europa dell’Est.I nomi sono importanti: oltre agli industriali delle calzature ci sono Fiamm, Carraro, Whirlpool, Felm, Bonfiglioli, Faac, Furla e Beghelli. I motivi del ritorno a casa (reshoring) sono svariati: dall’aumento dei costi logistici ai ritardi nelle consegne fino alla mancanza di tecnici preparati e lavoratori ad alta competenza. F-35 Il Pentagono, a quasi due settimane da un incidente (un incendio al motore in decollo che non ha provocato vittime) in una base militare in Florida, ha deciso di fermare tutti gli F-35. Altri guasti trovati sui velivoli: all’inizio del giugno di quest’anno un pilota in volo riscontra una perdita di olio dal motore; all’inizio del 2013 si temono i fulmini che possono influenzare le strumentazioni e spegnere i motori; sempre l’anno scorso si segnalano componenti inaffidabili; un’altra volta si rompe la pala di una turbina; nel gennaio 2014 il capo collaudatore del Pentagono segnala problemi ai radar, ai dispositivi di guerra elettronica, agli apparecchi di puntamento elettro-ottici, ai sistemi di navigazione. Nonostante i problemi, l’F-35, quasi invisibile ai radar, è tra gli aerei più sofisticati al mondo: una serie di telecamere a infrarossi poste in vari punti dell’aereo, consente al pilota di vedere in ogni direzione, il casco del pilota, capace di fornire una visione elettronica a 360 e da solo costa circa 500mila dollari. Scossa Esperimento della University of Virginia: volontari, privati di telefonini e altre apparecchiature, sono stati lasciati soli in una stanza scarsamente arredata per 6-15 minuti, con la consegna di intrattenersi da sé, magari provando a immaginare un’attività piacevole. Richiesti di esprimere un voto sull’esperienza, la media ha risposto “così così” (un giudizio di 4,5 su una scala da 1 a 9) e metà hanno valutato la prova in modo decisamente negativo. Il medesimo esperimento, ripetuto a casa da persone di età variabile, ha dato in pratica gli stessi risultati, con la differenza che metà dei partecipanti ha ammesso di avere sgarrato, facendo cose come controllare i messaggi sul cellulare, scrivere o almeno scarabocchiare. Il risultato più sorprendente è stato che, in una stanza dove l’unica distrazione era sottoporsi a una modesta scarica elettrica, 12 uomini su 18 e 6 donne su 24 hanno preferito prendere la scossa che stare senza fare nulla (Franceschini, Rep).