l’Espresso 4/7/2014, 4 luglio 2014
ALLA MODA DA MIGLIAIA DI ANNI
Sono in voga dai tempi degli antichi egizi e facevano parte dell’equipaggio di ogni soldato romano in missione per conto dell’impero. Era fatto di seta, lino, gusci di noce o budella di maiale. Il preservativo ne ha viste di tutti i colori dalla notte dei tempi, ma oggi è usato "solamente" da 750 milioni di persone, per un mercato globale di 5,4 miliardi di dollari, pari a 15 miliardi di condom prodotti ogni anno. Secondo gli analisti del settore, il preservativo però tornerà in auge nei prossimi anni, con punte di crescita delle vendite valutate fino all’8,9 per cento all’anno, perché in molti paesi emergenti verranno adottate politiche di pianificazioni familiare. E forse questi paesi ruberanno lo scettro del suo utilizzo all’Europa, che per il momento è il più grande mercato del mondo col 25 per cento degli acquisti. I condom più utilizzati sono quelli con guaina al lattice naturale, ma ce ne sono anche al poliuretano
o in pelle d’agnello), quelli con e senza lubrificante. È anche accaduto che brand della moda abbiano prestato il nome (a volte però a loro insaputa) a operazioni per sensibilizzare sul rischio dell’Hiv: è il caso dei preservativi Louis Vuitton (non autorizzati dall’azienda e firmati da Irakli Kiziria), Alexander Wang, Chanel, Marc Jacobs. Ma i prezzi, non proprio abbordabili (fino a 279 dollari per un pacco da 12 Chanel), non hanno aiutato a far decollare il condom griffato.