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 2014  luglio 04 Venerdì calendario

CESARE IL TURCO

Lunedì prossimo alle ore 11, solo 13 giorni dopo il gol di Godin e la traumatica eliminazione dal Mondiale, Cesare Prandelli tornerà in campo ad allenare. In Turchia ne sono assolutamente certi: indosserà la tuta giallorossa del Galatasaray e guiderà la prima seduta stagionale al centro sportivo di Florya, quartiere chic vicino all’aeroporto Ataturk.
Nella mattina di ieri la Borsa turca aveva dato l’annuncio della trattativa in corso. Qualche ora più tardi il Galatasaray cinguettava con un tweet il felice esito dell’incontro e il presidente Unal Aysal, magnate del settore energetico, annunciava la sua soddisfazione: «Prandelli riunisce in sé tutte le caratteristiche che vogliamo per il nostro allenatore. Siamo convinti di poter raggiungere grandi risultati con lui. Lunedì comincerà l’era di Cesare Prandelli».
In realtà nella serata di ieri, dopo una giornata zeppa di fax e di avvocati al lavoro con lo scalpello, Prandelli non poteva ancora dire di essere il tecnico del Galatasaray al 100%. Quando devi firmare un contratto bizantino, minimo devi metterci il massimo dell’attenzione. Ma siamo veramente ai dettagli e già in mattinata potrebbe arrivare la sigla definitiva su un foglio di carta. La polpa dell’accordo è acquisita: 3 anni a 4,5 milioni di euro netti (3 volte lo stipendio da c.t.), più 500 mila di bonus per la vittoria in campionato e altri 500 mila in caso di quarti di Champions che il Galatasaray affronterà senza preliminari, grazie alla squalifica del Fenerbahce.
A Istanbul raccontano l’espressione di Prandelli, piacevolmente sorpreso dalla limitata tassazione turca (10%) e ancora di più dalla scoperta che sarà il Galatasaray a farsi carico di quel 10%. Più “netto” di così si muore. Tra i dettagli da limare c’è il numero dei collaboratori. I due assistenti tecnici (Pin e Casellato) e il preparatore atletico Venturati saranno della spedizione e si spartiranno un milione netto di ingaggio. Prandelli vorrebbe aggiungere il fido preparatore dei portieri, Di Palma. Il tentativo non riuscì a Mancini che si arrese al carisma dell’ex parmigiano Taffarel, percepito a Istanbul come un turco più che brasiliano. Nella stagione scorsa, il Galatasaray licenziò Terim e tutto il suo staff, salvando il solo caro Taffarel che lavorerà con Prandelli, con o senza Di Plama. Braccio destro di Cesare in società sarà il suo ex capitano viola, Tomas Ujfalusi, d.s.
Il presidente Aysal, stregato dal gioco offensivo di Prandelli, ha già promesso di comprare tutto ciò che serve al nuovo mister, limitandosi a suggerirgli un nome: Rhodolfo, gigantesco difensore centrale del Gremio. Come ripeteva Mancini, che implorava l’acquisto di Astori, l’emergenza del Galatasaray è difensiva. Mancini si lamentava anche dei troppi stranieri ed è stato ascoltato. Nel prossimo campionato turco potranno essercene solo 5 tra i titolari e 3 in panchina, contro i 10 di prima (6 in campo). Prandelli dovrà quindi vendere tanto prima di comprare. Cacciato in malo modo Drogba, stanno per seguirlo l’amico Eboué e Chadjou. Da lunedì Prandelli comincerà a studiare il nuovo mondo e a costruirsi un nuovo futuro. Gli è esplosa l’agenda. Doveva essere a Belo Horizonte per una semifinale mondiale, sarà a Istanbul per un allenamento. Strana la vita.